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~ Le perle della Corona ~

La Polonia è costellata di città che hanno avuto e in alcuni casi hanno tuttora, una grande importanza per la nazione sia dal punto di vista architettonico/culturale, sia da quello storico.

Le più importanti sono le cosiddette “perle della Corona”, descritte di seguito.

Si va dall’ex-capitale del regno, Poznan, alla capitale spirituale, Czestochowa, fino a Malbork, ex-capitale dell’Ordine Teutonico per passare poi alla coltissima Breslavia, sede tutt’oggi di un prestigioso ateneo e a Torun, città natale del rivoluzionario astronomo Copernico.

Breslavia (Wroclaw)

Quarto centro del Paese, ha da poco festeggiato il millesimo anniversario della sua fondazione. È sede di un prestigioso ateneo, uno dei più antichi d’Europa.

Breslavia, come il resto della Polonia, ha vissuto drammaticamente gli orrori della II guerra mondiale e fu uno degli ultimi centri ad essere liberato dai sovietici. La città fu trasformata dal comando tedesco in una fortezza che doveva combattere fino alla fine: tutta la popolazione fu fatta sgomberare e dopo accaniti combattimenti la città si arrese, assai dopo Berlino.

La ricostruzione è stata accurata e ha riportato agli antichi splendori le magnifiche testimonianze del passato, quando Breslavia prosperava lungo la via dell’ambra ed era nota in tutta Europa per l’ateneo, ospitato in un monumentale edificio barocco in parte visitabile. In particolare, è pregevole l’Aula Leopoldinum, oggi adibita ad Aula Magna.

Altro vanto della città è l’antico municipio, vero capolavoro dell’arte gotica, posto al centro dell’antica piazza del Mercato. Un interessante orologio astronomico orna la facciata est, mentre il resto dell’edificio è ornato con sculture e bassorilievi.

L’isola Tumski, così chiamata perché anticamente era effettivamente un’isola, mentre oggi è inglobata nella riva destra dell’Oder, è la parte più vecchia della città. Ospita la bellissima cattedrale di San Giovanni Battista, il cui interno è ricco di opere d’arte, tra cui la cappella di Santa Elisabetta, quella degli Elettori e gli eleganti stalli.

Czestochowa

È la capitale spirituale della Polonia, il centro che ha sempre costituito un faro per l’intera popolazione, anche negli anni più bui e tragici della nazione.

È famosa nel mondo cristiano per il monastero di Jasna Gora, al cui interno è custodita la celeberrima icona della Madonna Nera ed è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.

I re polacchi hanno sempre venerato Jasna Gora e ad ogni inconorazione si recavano a Czestochowa a rendere omaggio alla “regina della Polonia”.

L’origine del miracoloso quadro si perde nella leggenda, che vuole sia stato dipinto dall’evangelista Luca in persona, sul piano del tavolo su cui pregava la Vergine Maria.

Il principe Ladislao alla fine del ’300 lo portò a Czestochowa ed ordinò la costruzione del monastero dei Paolini per proteggerlo. La collina fu in seguito chiamato Jasna Gora, Montagna Luminosa, per via della pietra bianca del monastero. Nei secoli successivi questo fu fortificato per resistere agli attacchi delle potenze straniere, come gli Svedesi, sconfitti grazie all’aiuto miracoloso dell’icona.

Nel 1430 durante le guerre degli Ussiti il monastero fu saccheggiato e il quadro profanato. I segni di quel sacrilegio sono visibili tuttora sulla guancia della Madonna.

L’interno della chiesa è riccamente ornato di stucchi, affreschi e marmi in stile barocco.

Sopra la sagrestia c’è il ricchissimo tesoro costituito da doni e da ex-voto accumulati nell’arco dei secoli: alcuni dipinti raffiguranti assedi, gli sconvolgenti cimeli dei deportati nei campi nazisti, il diploma del Nobel per la Pace di Lech Walesa e la fascia della tonaca di Giovanni Paolo II bucata dalla pallottola di Ali Agca.

Malbork

Improvvisamente, nella piana della Pomerania Orientale, nel nord della Polonia, lungo il corso del Nogat, appare la massiccia e imponente mole del castello di Malbork. È la più grande fortezza in mattoni d’Europa e nel Trecento fu restaurata e trasformata in un magnifico complesso gotico di difesa.

Costruito dai Cavalieri Teutonici per imporre e salvaguardare la propria presenza nelle terre dell’Est, divenne ben presto il loro centro più importante, fino ad assumere il ruolo di capitale dell’Ordine e sede del Gran Maestro, cacciato da Venezia.

L’importanza del sito perdurò anche dopo la sconfitta dell’Ordine nella battaglia di Grunwald, poiché per un breve periodo vi soggiornarono gli stessi reali polacchi.

Nel Museo del castello sono raccolte antiche armi, porcellane e maioliche nonché una meravigliosa collezione di ambre.

Nell’ala nord si trovano parte di una torre inizialmente alta più di 60 metri, ma ora ridotta a poco più della metà a causa dei danneggiamenti della II guerra mondiale.

I castelli dell’Ordine Teutonico, numerosi in quelle zone, possedevano torri molto alte per comunicare tra loro in modo eccezionalmente rapido tramite segnali luminosi.

Poznan

Città dalle grandi tradizioni storiche, fu una delle capitali del regno di Polonia e vanta magnifici monumenti.

La parte più antica della città è l’isola Tumski su cui sorge la cattedrale gotica dei SS. Pietro e Paolo, al cui interno si trovano i sepolcri dei primi sovrani della Polonia.

Il cuore storico di Poznan è la piazza del Mercato Vecchio. Qui, davanti alla bellissima facciata dell’antico municipio, detto anche la “perla del rinascimento polacco”, ogni giorno allo scoccare delle 12 si raduna una folla per ammirare lo spettacolo dei due caproni di legno che, fuoriusciti da una porta di ferro, cozzano le loro teste l’un contro l’altra per dodici volte.

Nei vicoli intorno alla piazza si incontrano numerosi monumenti storici. Uno di questi, gioiello dell’architettura barocca, è la chiesa di S. Stanislao.

Poznan inoltre è sede di un’importante fiera commerciale internazionale, con una tradizione di oltre 80 anni. Presso la fiera si apre il parco Kasprzaka che contiene uno dei più grandi palmeti d’Europa.

Torun

Fu fondata dai Cavalieri Teutonici ed entrò a far parte della Lega Anseatica, divenendo rapidamente uno dei suoi centri commerciali più attivi e ricchi, tanto da essere definita la “regina della Vistola” per la sua bellezza.

Fu una delle poche città polacche a non soffrire particolari distruzioni durante l’ultimo conflitto mondiale.

La parte più antica della città, ben conservata, è un complesso medievale uniforme, comprendente molti tesori tra cui la casa natale del geniale e rivoluzionario astronomo Niccolò Copernico, padre della teoria eliocentrica. Oggi è un museo dov’è conservata, oltre ad altri cimeli appartenuti al grande scienziato, la prima edizione del suo “De revolutionibus orbium celestium”, opera in cui si afferma per la prima volta la teoria eliocentrica.

Nei pressi è da segnalare anche la chiesa di San Giovanni, capolavoro gotico del XIII sec.

Il cuore della città è la piazza del Mercato, occupata in gran parte dal vecchio municipio gotico, uno dei più belli della Polonia. Nell’angolo sud-est dell’edificio c’è il monumento dedicato a Copernico, con una scritta latina che recita: “Nikolaus Kopernikus da Torun mise in moto la Terra e arrestò il sole”.

Vicino alla piazza del mercato c’è la bellissima chiesa di santa Maria, altro capolavoro gotico.

Infine sono visibili alcune testimonianze della fortezza medievale.

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