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 La Signora dei veleni

~ Lucrezia Borgia-Ferrara ~

Pochi nomi richiamano alla mente intrighi di palazzo e misteriosi complotti come quello di Lucrezia Borgia. La sua vita, ricca di colpi di scena, favolosi matrimoni e tragiche morti, si è conclusa nel 1519 a Ferrara. Passando per la zona di Ferrara, a due passi dalle Valli di Comacchio e dalla splendida zona umida, di grandissimo interesse naturalistico, che si sviluppa attorno alla foce del Po, vale la pena fermarsi in città, per conoscere un po’ meglio la storia avventurosa di questa donna, cogliendo anche l’occasione di sfatare qualche mito.

Lucrezia Borgia nasce nel 1480 a Subiaco e, fin da bambina, è stata segnata da quello che sarà poi il suo destino, e cioè quello di essere un inerme strumento di potere nelle mani del padre. Costui era il cardinale Rodrigo Borgia, che più tardi divenne papa Alessandro VI e, per assicurarsi poteri sempre maggiori e alleanze strategiche, pensò sin da subito di servirsi della sua bella figlia. A soli dodici anni, Lucrezia venne fidanzata per procura a un nobile spagnolo. Quando il padre di Lucrezia salì al soglio pontificio, annullò quella unione, cercando di realizzarne un’altra più proficua. Fu così che la diede in sposa a Giovanni Sforza nel 1493. Dopo soli quattro anni, però, il papa, alleatosi con il re di Napoli, e quindi nemico degli Sforza, sciolse il loro matrimonio e la povera Lucrezia venne data in sposa al diciottenne Alfonso d’Aragona. Dopo poco tempo, la politica estera del padre mutò ancora una volta, e Alfonso venne fatto brutalmente assassinare dal fratello di Lucrezia, Cesare Borgia. A questo punto, il padre organizzò per Lucrezia l’ennesimo matrimonio, stavolta per consolidare il suo potere in Romagna, e la diede in sposa ad Alfonso d’Este. Fu in quella occasione che Lucrezia si trasferì a Ferrara, destinata a concludere in quella città la sua travagliata esistenza. La realtà di Lucrezia Borgia, dipinta dai nemici come una donna corrotta e perversa, capace di rapporti incestuosi e di arti malefiche compiute con potenti veleni, si nasconde invece in una vita mai realmente vissuta, vittima dei biechi giochi di potere della sua famiglia. Volendo fare una visita alle sue spoglie, è sufficiente andare al coro delle Clarisse, nel pieno centro di Ferrara.

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