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Stella Russa 2002 - Mosca, S. Pietroburgo, Kiev

Tragitto ideato per Stella Russa 2002
Tragitto

Informazioni utili per Stella Russa 2002
Info utili

Soste previste per Stella Russa 2002
Soste

Galleria fotografica per Stella Russa 2002
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 Informazioni utili

In questa pagina fornisco una serie di informazioni utili per affrontare il viaggio Stella Russa: consigli, notizie, falsi miti e avvertenze. Tutto quello riportato deriva dalle esperienze maturate in questi ultimi anni, nei miei 4 viaggi in moto fatti in Russia e nel resto dell’ex-URSS dal 1999 al 2001.

N.B.  Per i dettagli “tecnici” (quote, iscrizione, ecc.) visitate il sito dell’Associazione Sportiva 2000 Moto

 Gli argomenti affrontati sono i seguenti:

Sicurezza personale

Sicurezza del mezzo

Strade: condizioni e tipologie

Precauzioni di guida

Benzina: reperibilità, qualità ed altro

Preparazione del mezzo

Reperibilità ricambi e emergenze guasti

Soldi: valute da portare e carte di credito

Guide turistiche e cartografia

Documenti necessari

Condizioni igienico-sanitarie e altri consigli

Cellulari, elettricità ed altro

Fotografie e riprese cinematografiche

Frontiere e dogane

Polizia: consigli e avvertimenti

Russi: come sono??

Clima: caratteristiche e abbigliamento consigliato

Alimentazione: cosa si mangia e cosa si beve

Lingua e alfabeto

Fuso orario

 

 Sicurezza personale

Ho ritenuto necessario iniziare questa piccola guida con il tema che sta più a cuore alle persone che da anni mi contattano relativamente al mondo dell’Est. Tutti, chi più chi meno, sono preoccupati per la propria incolumità fisica.
In questi anni ho sentito le storie più terribili: blocchi notturni effettuati da banditi pronti a svaligiare chiunque passi di lì, persone armate di coltello che tagliavano le mani per rubare gli orologi (giuro!) e altre leggende metropolitane non meno ridicole. Sentivo queste storie per i paesi che non conoscevo e che mi accingevo a visitare. Prima l’Europa Centrale (Polonia, Ungheria, ecc) poi via via sempre più a Est, man mano che mi spingevo prima nei paesi baltici, poi in Russia, fino in Asia Centrale, dove a momenti pareva ci dovessero essere i cannibali!!

Probabilmente sono cose capitate realmente (tranne alcune leggende metropolitane che mi rifiuto credere siano vere!) e il passaparola ha fatto il resto. Questo è dovuto a due fattori: il primo è l’isolamento volontario che caratterizzava il mondo sovietico (per cui sono Paesi effettivamente poco coscosciuti e tutto ciò che non si conosce incute timore) e il secondo è la convinzione che poichè questi popoli sono più poveri di noi (e sul concetto di “povero” si potrebbe aprire una lunga parentesi), allora sono disposti a TUTTO.

Bene, a parte le considerazioni sociologiche sulle paure ataviche che attanagliano i viaggiatori, posso dire che la situazione è assolutamente TRANQUILLA: si può girare di notte senza guardie armate, non si viene assaliti all’arma bianca, si può passeggiare da soli, in metropolitana e, in generale, si possono fare tutte le cose che usualmente si fanno in vacanza.

Attenzione: questo NON significa che non esista la criminalità!! NON significa che si può andare in giro come allocchi senza guardare chi c’è intorno e dove ci si sta infilando, però non significa nemmeno che si deve andare in giro come un parà temendo una aggressione da un momento all’altro!! Quindi, andando in giro con le CONSUETE PRECAUZIONI, difficilmente capiterà qualcosa.
Questo significa adottare le regole più banali: non contare i soldi per strada, non sfoggiare oggetti costosi facilmente rapinabili, evitare persone ubriache, ecc ecc. Cose scontate.

È sufficiente adottare le precauzioni che adottereste passeggiando in una grande città italiana. Pensate a Roma o Milano e provate a immaginare come andreste in giro in metropolitana, nelle vie del centro affollate di turisti, di notte, ecc.
Posso garantirvi che rispetto alla nostra situazione la Russia è migliore, ma siccome non voglio causarmi problemi, dico soltanto che ci si può comportare COME ci si comporta in Italia.

Prima di cambiare argomento vorrei dare una spiegazione aggiuntiva sul motivo degli allarmismi sulla sicurezza degli ultimi anni in Russia. Si deve pensare che si è passati, nel volgere di pochi anni, da tassi bassissimi di criminalità a tassi sensibilmente più elevati. Per i russi è stato un vero e proprio choc.

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 Sicurezza del mezzo

Altro tema “caldo”: la moto. Tornerà in Italia o diventerà il mezzo preferito di un mafiosetto russo??
Questo tema è fortemente correlato a quello della Sicurezza Personale. Anche in questo caso, poichè riteniamo questi popoli molto più poveri rispetto a noi, la nostra moto si trasforma automaticamente nel loro oggetto del desiderio, quello per il quale non dormono la notte e sono disposti a TUTTO pur di averlo!!

Prima considerazione: ovunque sia possibile è previsto l’alloggio delle moto in parcheggi custoditi, che sono molto diffusi.

Seconda considerazione: nei miei viaggi personali mi è capitato spesso di lasciare la moto per strada, sotto l’albergo durante la notte, oppure in città quando passeggiavo nei vari centri storici. È possibile farlo: non è un’assurdità nè una bestemmia!
Faccio una piccola considerazione: in Italia le nostre moto hanno effettivamente un mercato e infatti vengono rubate spesso. In Russia non esiste un mercato del genere e le moto come le nostre (cioè senza il sidecar) sono sfruttabili pochi mesi l’anno. Le auto sono certamente più a rischio.

Precauzioni da prendere per evitare brutte sorprese: l’ideale è la combinazione antifurto elettronico (allarme) + antifurto meccanico (bloccadisco oppure catena di buona qualità), ma anche una sola tra queste due soluzioni è sufficiente.

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 Strade: condizioni e tipologie

Le condizioni delle strade hanno caratteristiche piuttosto differenti da Paese a Paese. Per quanto riguarda la tipologia, invece, sono quasi tutte statali a due corsie, in genere piuttosto larghe, più le corsie di emergenza. Le strade a 4 corsie sono piuttosto rare e in genere durano pochi km. Le autostrade, come le intendiamo noi, non esistono.
L’asfalto in genere è di discreta qualità, ma a grana più grossa rispetto al nostro. Raramente le strade sono "sporche" di olio o altri detriti pericolosi per i motociclisti.

Ucraina: sono le strade peggiori che incontreremo. Spesso sono prive di segnaletica orizzontale (strisce) e piene di buche. Queste non sono profonde, però per sicurezza le moto devono avere le sospensioni revisionate (v. anche Preparazione del mezzo). La cosa più fastidiosa sono le giunture tra le varie “placche” di asfalto, come sulle autostrade e strade della ex-Germania Est. Per economicità e praticità, le strade erano prefabbricate in piccoli quadrati che, affiancati, formavano la carreggiata. Il problema nasce nei punti di contatto tra i vari lastroni, che generalmente formano piccoli scalini.
Altro consiglio che riguarda solo l’Ucraina: misteriosamente, le condizioni dell’asfalto dei ponti sono molto peggiori di quelle della strada prima e dopo il ponte, per cui conviene rallentare un po’ prima di imboccarne uno.

Russia: ci sono le strade migliori. In genere hanno la segnaletica orizzontale, l’asfalto è buono, senza i lastroni ucraini e le carreggiate sono larghe.

Polonia: stanno rifacendo tutte le strade. Quelle nuove sono eccellenti: ottima segnaletica orizzontale con strisce visibilissime anche di notte grazie a inserti catarifrangenti e ai cosiddetti "occhi di gatto", piccoli catarifrangenti immersi nell’asfalto. Le strade non ancora rifatte, invece, soffrono dei solchi provocati dal peso dei TIR, molto numerosi. Ottima anche la segnaletica verticale (cartelli e altri segnali).

Paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania): le strade sono molto buone, ben asfaltate e ben segnalate.

Ungheria: ottime, sia come fondo che come segnaletica, sia orizzontale, sia verticale.

Germania: l’ex-Germania Est ha il fondo delle autostrade fatto a lastroni, per cui si “balla” un po’. In generale le autostrade tedesche sono sempre piene di cantieri per cui occorre fare un po’ di attenzione perchè si rischia di passare da 160 km/h a 30 km/h. A questo proposito occorre ricordare che in Germania ufficialmente non esistono limiti di velocità su autostrade, ma in realtà i pezzi liberi sono pochissimi, molto più spesso il limite è imposto tra i 110 e i 140 km/h.

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 Precauzioni di guida

Le caratteristiche dei guidatori variano molto da Paese a Paese. Va detto che queste valutazioni sono soggettive e poichè vivo a Roma forse ho dei metri di giudizio un po’ più tolleranti o comunque "abituati al peggio".

Germania e Austria: eccessivamente corretti e cortesi. Dico “eccessivamente” perchè se ti azzardi a fare una manovra imprevista sono pronti a "cazziarti" col clacson. In Austria è ancora peggio.

Polonia: sono abbastanza corretti, ma a volte guidano in modo spericolato.

Ungheria e paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania): sono piuttosto corretti.

Ucraina: sono abbastanza corretti, e guidano in modo accettabile.

Russia: nella zona di Mosca e dentro la città, chissà perchè (e non nel resto della Russia) sono dei pazzi scatenati. Sorpassano senza il minimo problema a destra, anche sulla corsia d’emergenza, vista come una corsia qualsiasi. Il pedone è un bersaglio da centrare: quando attraversate la strada, fate MOLTA attenzione a controllare che non stia arrivando qualcuno. Anche se siete sulle strisce, le macchina NON rallentano NÈ deviano. Questo è importante!! NON cercano di evitarvi, si comportano esattamente come se voi NON ci foste!!! A Roma posso dire che se una persona si mostra decisa, tutti si fermano o comunque ti evitano. A Mosca no. Nel resto della Russia la situazione è leggermente migliore.

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 Benzina: reperibilità, qualità ed altro

Prima considerazione: la reperibilità. Per quanto riguarda la frequenza dei distributori e il loro rifornimento (nel senso che mi è capitato più volte di trovare benzinai senza nemmeno una goccia di carburante!) è ottimo in Russia (frequenti e forniti, spesso anche di verde) e discreto in Ucraina. Faremo in modo di avere con noi sempre almeno 100 km di autonomia.
Questi sono dati in rapida evoluzione. Quando attraversai l’Ucraina nel 2000 vidi molti distributori in costruzione ed ebbi qualche problema di approvvigionamento. Nell’agosto 2001 invece non ho avuto il minimo problema.

Seconda considerazione: la qualità. È piuttosto varia: come nel resto d’Europa, sono disponibili più tipi di benzina. Da quella normale a 76/80 ottani, alla "intermedia" con piombo da 91 ottani fino alla 95 ottani, generalmente verde. Il prezzo è tra le 650 e le 900 lire/litro, a seconda della qualità.
Nelle due repubbliche (Ucraina e Russia) possono comunque esserci delle difficoltà  per il reperimento della verde, con conseguenti problemi per le moto catalizzate (v. anche Preparazione del mezzo).

Un discorso a parte merita il funzionamento dei benzinai.
Italia: “Mette 20mila verde per favore?” e il benzinaio la mette o la metti da solo ora che anche da noi si sta affermando l’autoservizio.
Russia: “Vorrei mettere 10 litri della 95 ottani: quanto le devo?” Dopo aver pagato alla cassa, si torna alla pompa e si mette la benzina.
Quindi la differenza è questa: sono tutti self service e invece di dire la cifra che si vuole mettere, si richiedono i LITRI.
Difficoltà: generalmente si mette il pieno e non si sa di preciso quanti litri entreranno, per cui è difficile dichiarare una cifra a priori. Parlando russo (e lì entro in gioco io, sennò che ci sto a fare?? ;)) si può chiedere di poter fare il pieno come facciamo noi e poi pagare la cifra corrispondente. In ogni caso, dopo pochi giorni si impara a capire quanti litri servono e in genere si diventa anche precisi, con l’ausilio del contakm parziale.

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 Preparazione del mezzo

I mezzi non necessitano di particolari preparazioni, l’Africa è lontana! A parte gli scherzi, sono necessari un po’ di controlli come in TUTTI i viaggi lunghi.

PARTICOLARI attenzioni vanno date a:

sospensioni: efficienti, in grado di sopportare senza eccessivi problemi buche e sobbalzi.

paraoli della forcella: se hanno un po’ di anni cambiateli, si rischia di romperli durante il viaggio. In ogni caso, anche se dovessero rompersi, non è tra i danni peggiori, si possono percorrere ugualmente migliaia di km con i paraoli rotti senza rovinare la forcella.

supporti delle valigie rigide e/o morbide: devono essere prive di crepature o punti di ruggine o usura. In caso rinforzateli o sostituite le parti rovinate. NON servono particolari rinforzi, però devono comunque essere in grado di sopportare delle sollecitazioni maggiori rispetto alle strade italiane. L’eventuale rottura delle valigie, comunque, non è un problema grave poichè il gruppo sarà seguito da un mezzo d’appoggio di 2000Moto (mentre se andaste da soli allora sì che la rottura dei supporti delle valigie sarebbe un bel problema!!)

Controlli ORDINARI, da fare sempre e comunque prima di un viaggio di oltre 7mila km:

condizioni della catena di distribuzione e gioco delle valvole.

cuscinetti del cannotto di sterzo: controllare che lo sterzo non abbia posizioni “forzate” o “automatiche”. Deve scorrere liscio senza "incantarsi" nella posizione centrale. Se questo accade potrebbe essere necessario sostituirli.

batteria: efficienza e livello del liquido per quelle non sigillate.

filtro della benzina: deve essere pulito, visto che le benzine che metteremo potrebbero non essere perfettamente depurate.

filtro dell’aria: se necessario, sostituitelo o pulitelo.

candele: se necessario, sostituitele o pulitele.

liquidi vari: livello del liquido refrigerante per le moto raffreddate a liquido e del liquido dei freni.

raggi delle ruote per moto enduro.

catena di trasmissione: usura e tensione. Se necessario sostituitela, insieme a corona e pignone.

per le moto a cardano, controllate il livello dell’olio del cardano.

efficienza luci di posizione, anabbaglianti, abbaglianti, stop, frecce. Portate delle lampadine di ricambio.

fusibili: portatene qualcuno di ricambio.

Controlli che nemmeno dovrei ricordarveli, ma non si sa mai:

gomme: fate un po’ di conti sui km che devono sopportare: sono previsti 6500 km dal/al confine italiano, più 1000 km di giri "extra" (nelle varie città, deviazioni, ecc). A questi dovete aggiungere i km per andare/ tornare al/dal confine italiano dalle vostre abitazioni.

olio motore e filtro olio: sostituiteli prima della partenza.

freni e pastiglie freno: verificate che possano permettersi 7mila km di autonomia, ricordando che quando piove le pastiglie si consumano maggiormente e l’eventualità pioggia in un viaggio così a nord è più che un’ipotesi.

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 Reperibilità ricambi e emergenze guasti

A parte i controlli più o meno ordinari visti in Preparazione del mezzo, un’altra domanda molto comune riguarda le eventuali rotture.
Per danni "facili" c’è il mezzo d’appoggio che trasporta attrezzi e qualche ricambio (naturalmente se qualcuno sa che la sua moto ha dei punti deboli come il filo della frizione o altro, è invitato a portare i ricambi opportuni, che saranno trasportati dal mezzo d’appoggio).
Per danni non riparabili nè da noi nè dai meccanici locali (voi direte “ma cosa ci capiscono di moto moderne??” vi assicuro che hnno mille risorse, parlo per esperienza personale!) va ricordato che Mosca è una città grandissima dove si trova TUTTO: sono rappresentate TUTTE le marche di moto e la disponibilità di ricambi è del tutto identica a quella delle nostre città. Anche le altre città sono fornite, ma in misura sicuramente minore, ma per qualunque necessità è facile fare riferimento a Mosca.

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 Soldi: valute da portare e carte di credito

Iniziamo dalle carte di credito: sono ormai piuttosto diffuse negli alberghi (che saranno già TUTTI pagati) ma nei negozi normali (souvenir, ristoranti, librerie, ecc) lo sono in misura minore.
La grande utilità della carta di credito è quella di poter ritirare nelle banche del luogo la valuta locale (rubli, grvinie, ecc) senza la commissione del cambiavalute (l’accredito del servizio fatto dalla vostra banca è generalmente minore della percentuale chiesta dal cambiavalute). Le banche che accettano i prelievi con carta di credito sono piuttosto diffuse.

Per sicurezza e convenienza, però, occorre portare un po’ di denaro in contanti. Il dollaro è quello più amato dai russi (come dal resto del mondo, come ho verificato in questi anni e, curiosamente, è adorato nei paesi che teoricamente dovrebbero essere avversi agli USA!). L’Euro sarà sicuramente accettato ovunque, perchè già adesso la lira, il marco e le altre divise europee sono accettate senza problemi. A mio avviso è inutile prendere i dollari perchè quello che si guadagna nel cambio in rubli rispetto all’Euro lo si perde al momento di cambiare gli Euro in dollari.
Per capire quanti soldi occorre portare, cercate di mettervi al sicuro da eventuali problemi con la carta di credito (rottura, perdita, furto) in modo da essere comunque in una certa misura autosufficienti anche nei casi in cui non si dovessero reperire cambiavalute che accettano carte di credito (per festivi o altri motivi).

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 Guide turistiche e cartografia

Le guide disponibili su Mosca e San Pietroburgo sono numerosissime. Fate attenzione innanzi tutto alla data di pubblicazione: più è recente e meglio è, poichè Mosca e le altre città sono in perenne cambiamento con nuove strade, ponti, cambiamenti di nomi, ecc.

Il grande classico italiano è la guida verde del Touring Club: è presente la guida Mosca - San Pietroburgo (ho la edizione 1998, forse è stata aggiornata) che è molto buona. Comprende anche le zone dell’Anello d’Oro (splendide città antiche a est di Mosca), Novgorod (che visiteremo durante Stella Russa) e le regge zariste (visiteremo la più bella, Petrodvarec).

Un’altra guida ottima, forse migliore di quella del Touring, è della Lonely Planet: Russia, Ukraine & Belarus. Come avrete capito dal titolo è in inglese, non mi risulta che sia stata tradotta in italiano. Oltre alla quantità sterminata di informazioni pratiche che fornisce, ha il pregio di includere tutte le repubbliche ex-sovietiche che visiteremo. L’unico aspetto carente rispetto alla guida del Touring riguarda le spiegazioni artistiche e architettoniche, molto più sintetiche e superficiali. In compenso ha una mole streminata di informazioni pratiche (ristoranti, negozi, consigli particolari, ecc) che la guida del Touring si sogna!

Esistono molte altre guide, come la Guida Oro del Touring su San Pietroburgo (a mio avviso dall’impostazione caotica e pacchiana, con 1000 colori, frecce e disegni che invece di chiarire le idee le confondono, e poche informazioni) o le guide della Mondadori o di altre marche, ma a mio avviso sono poco chiare e con minori informazioni.
La guida specifica su Mosca edita dalla EDT - Lonely Planet è fatta molto bene ed è completa.

In linea di massima, le guide della EDT - Lonely Planet (ossia le traduzioni italiane della Lonely Planet) sono molto buone, oltre chiaramente alle guide del Touring. Tutte le altre case editrici in genere sono leggermente inferiori, ma la situazione cambia in continuazione e potrei essere contraddetto da una guida che non conosco!

Per quanto riguarda la cartografia, la casa editrice migliore e più completa è lo Studio FMB che traduce le cartine della Euro Cart. Esiste un atlante stradale chiamato Russia che è eccellente. Ha una parte relativa ai dintorni di Mosca in scala 1:300mila, poi una serie di tavole che include tutta la Russia europea, l’Ucraina, la Bielorussia e le repubbliche baltiche in scala 1:2 milioni. Infine ha una serie di tavole di tutta l’ex-URSS in scala 1:4 milioni.
La FMB pubblica anche altre cartine sulle zone che visiteremo, ma sono tutte tratte dall’atlante citato.

Le cartine sui Paesi Baltici offrono più scelta, e quella del Touring chiamata Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania in scala 1:800mila è ottima: chiara e precisa. Purtroppo soffre del difetto comune a quasi tutte le cartine “a foglio”: non ha l’indice dei nomi.

Su Polonia, Ungheria, ecc l’offerta è amplissima: la casa migliore in assoluto è ls Freytag & Berndt: sono cartine eccezionali, precise, dettagliate e complete, anche di indice dei nomi. Non so se in Italia si riescono a trovare, quelle che ho le ho comprate all’estero.
A questo proposito, infatti, va detto che è inutile spendere tanti soldi in Italia per le cartine: spesso e volentieri nei paesi di destinazione si trova una scelta e una qualità molto maggiori con spese generalmente inferiori.

Infine, è possibile trovare anche le cartine delle città. La FMB pubblica quelle di Mosca e San Pietroburgo. A mio avviso in questo caso è inutile comprarle in Italia. Comprandole sul posto si spende 10 volte meno, la precisione è assicurata e inoltre sono dei suovenir molto belli!

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 Documenti necessari

Documenti per la persona:

visto di ingresso per Russia e Ucraina: questi visti sono COMPLETAMENTE a carico di 2000Moto, sia per le procedure di effettuazione e ritiro che per le spese. Per fare i visti occorre il passaporto ORIGINALE (ossia non sono valide le fotocopie) quindi dovrà essere spedito a 2000Moto con un certo anticipo. Per le ulteriori osservazioni sul passaporto, v. il punto seguente. Per fare i visti occorreranno 8 fototessere da spedire a 2000Moto.

passaporto valido per almeno 2 mesi. Facendo il viaggio nell’agosto 2002, il passaporto NON deve scadere PRIMA di ottobre 2002. Se il passaporto scade dopo ottobre 2002 NON ci sono problemi, altrimenti leggete qui sotto!

IMPORTANTE!!! poichè il passaporto è necessario per i visti, chi dovesse richiederlo per la prima volta o rinnovarlo in occasione del viaggio, è invitato (per non pagare le tariffe per l’urgenza) a pensarci in anticipo, tenendo conto dei tempi delle Questure (a Roma è di circa 2 settimane).
Calcolando i tempi per fare i 2 visti necessari è bene iniziare le pratiche per il ritiro/rinnovo del passaporto NON OLTRE fine giugno/inizio luglio, tenendo conto che la partenza sarà il 3 agosto.

IMPORTANTE!!! chi dovesse essere in ritardo potrà UGUALMENTE partecipare al viaggio, ma dovrà pagare le tariffe aggiuntive per fare i visti con procedura d’urgenza (generalmente compresa tra 50 e le 200mila lire, a seconda di quanto si è in ritardo). Nei vari consolati è possibile richiedere addirittura il visto in giornata.

patente INTERNAZIONALE: questa è a carico del partecipante. Forse è opportuno un chiarimento: la patente internazionale NON è la nostra patente valida per l’espatrio. È un altro documento che traduce in diversi alfabeti (tra cui il cirillico) i dati della patente, altrimenti incomprensibili in quei Paesi.
Si effettua alla Motorizzazione Civile del comune di appartenenza. Per quanto riguarda il *Comune di Roma*:

patente posseduta con fotocopia della stessa;

2 foto formato tessera;

versamento di lire 10.000 sul ccp 9001 intestato alla M.C.T.C.

(controllare il numero di ccp della propria motorizzazione);

versamento di lire 20.000 sul ccp 4020 intestato alla M.C.T.C.;

una marca da bollo da lire 20.000.

Per la moto:

assicurazione supplementare Ingosstrakh: COMPLETAMENTE a carico di 2000Moto, sia per le procedure di effettuazione che per le spese.

Carta Verde: si richiede gratuitamente alla propria compagnia assicurativa.

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 Condizioni igienico-sanitarie e altri consigli

Le condizioni igienico-sanitarie sono buone, non ci sono vaccinazioni obbligatorie da effettuare.

In tutte le repubbliche ex-URSS faremo una assicurazione sanitaria personale (COMPLETAMENTE a carico di 2000Moto) che rimborserà le spese eventualmente sostenute in ricoveri.

Le strutture ospedaliere delle grandi città sono buone, quelle dei centri minori sono comunque accettabili e il personale è qualificato.

Infine, nei grandi centri sono presenti ospedali e cliniche private americane e di altre nazionalità.

È consigliato NON bere l’acqua del rubinetto, ma il suo odore ferroso non faticherà a dissuadervi. In alternativa si può comprare l’acqua minerale, ma per questo argomento rimando alla parte relativa all’Alimentazione.

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 Cellulari, elettricità ed altro

I telefoni cellulari prendono in tutti paesi che attraverseremo, SENZA problemi: Russia, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, ecc.
Come sempre, per poter effettuare chiamate dall’estero è necessario richiedere il roaming internazionale, mentre per le telefonate che si ricevono, come sempre, si paga la tratta fino in Italia.

I telefoni pubblici sono abilitati a chiamare l’estero, quindi anche l’Italia. Occorre comprare delle schede telefoniche apposite per le chiamate internazionali. La qualità dei telefoni è buona e si prende facilmente la linea. Ovviamente, costano molto meno dei cellulari!

Il voltaggio è a 220, per cui non ci sono problemi. Negli alberghi di solito sono presenti le spine europee come le nostre, ma a volte sono presenti gli attacchi russi, a fessura.

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 Fotografie e riprese cinematografiche

In molti musei è vietato fotografare/riprendere, a meno di pagare un piccolo supplemento. I ricambi e gli accessori sono diffusi, le pellicole sono ovunque, di ottima qualità, ma a prezzi generalmente più alti che in Italia, per cui è consigliato portare una piccola scorta di pellicole.
Questo vale anche per batterie particolari degli apparecchi.

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 Frontiere e dogane

Sono molto diverse da quelle del resto d’Europa. Nell’area UE i controlli sono pressochè inesistenti, tanto che ci accorgiamo di entrare in un altro Paese solo perchè vediamo un cartello che ci avvisa dei nuovi limiti e regole stradali.
Nei Paesi dell’Est Europa (Polonia, Ungheria, paesi baltici, ecc) la situazione è leggermente diversa: i controlli esistono, ma in genere avvengono piuttosto rapidamente ossia nel giro di 30/40 minuti si entra.
Nei paesi dell’ex-URSS la situazione è ancora diversa. Le frontiere dell’Ucraina, inutile nasconderlo, sono le peggiori. Capita di attendere anche 4, 5 ore per passare. Quelle della Russia sono invece quelle più veloci, e nel giro di 1, 2 ore si è dentro il Paese.
Questi sono tempi di attesa medi: le dogane sono un pezzo di Unione Sovietica giunto fino a noi pressochè intatto, nello strapotere e nell’arroganza dei suoi funzionari. Per cui sono dogane ancora “fatte da uomini” nel senso che se un doganiere decide di mettere i bastoni tra le ruote può riuscirci benissimo.
Le mie esperienze personali vanno da un minimo di mezz’ora per uscire dalla Russia ed entrare in Estonia (in occasione del viaggio Ambra Baltica di luglio 2001 con 2000Moto) al massimo di 6 ore per attraversare il confine Ucraina-Russia (in occasione del mio viaggio personale nell’agosto 2000).

È bene partire preparati. Chi viaggia molto già lo sa: c’è di molto peggio, luoghi in cui si perde anche una giornata.
Fortunatamente le dogane “difficili” saranno soltanto due: Ungheria-Ucraina e Ucraina-Russia. Le altre sono sicuramente più veloci.

Un ultimo consiglio riguarda i doganieri: sono persone che, quasi sempre, stanno facendo il loro lavoro. Non vanno nè aggrediti nè scherniti, se non a ragion veduta.
La colpa è della burocrazia preistorica che continuano masochisticamente ad adottare, per cui è inutile e controproducente mettersi a protestare o urlare, tanto più che, a meno che non conosciate il russo, finireste solo con l’indisporli senza riuscire a far capire le vostre ragioni.

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 Polizia: consigli e avvertimenti

La polizia è onnipresente. Si deve ricordare che l’Unione Sovietica ha lasciato in eredità un apparato di controllo efficiente e capillare.

Anche in questo caso, vale il discorso fatto per le dogane (v. punto precedente). I poliziotti sono persone che stanno facendo il loro lavoro, non vanno nè aggrediti nè scherniti, per nessun motivo.

Le caratteristiche dei poliziotti variano molto da Paese a Paese. Faccio una panoramica generale relativa ai Paesi che attraverseremo.

Europa occidentale (Germania, Austria, ecc): chi ha viaggiato molto in questi Paesi sa che la polizia non scherza affatto, si può finire anche in guardina per una notte se non si è in grado di pagare una delle salatissime multe che fanno. Per cui prima di giudicare male le polizie degli altri Paesi, guardiamo anche vicino casa nostra. Le sanzioni per gli eccessi di velocità sono salatissime.

Europa dell’Est (Polonia, Ungheria, paesi baltici, ecc): sono abbastanza presenti, ma non eccessivamente. Non cercano quasi mai di farvi multe inesistenti e in ogni caso le tariffe sono molto basse (tra le 20 e le 30mila lire, dopo aver discusso un po’).

Ex-URSS: la polizia varia anche tra le diverse repubbliche:

Russia: sono i migliori, fanno il loro lavoro e si limitano a controllare i documenti. Ho letto molti racconti di persone che hanno viaggiato in Russia lamentandosi per la corruzione della polizia anche con toni drammatici. Personalmente ho viaggiato molto in Russia e posso dire che se non si è in contravvenzione, praticamente mai contestano cose inesistenti. Se si è in contravvenzione il discorso cambia. Naturalmente esigono il pagamento immediato della multa, ma qui entra in gioco (a nostro vantaggio) la loro “elasticità” nel senso che, al contrario di polizie di Paesi occidentali in cui puoi anche metterti a piangere, ma la multa te la fanno, lì invece sono disposti a passare sopra alla tua colpa facendoti pagare una frazione della multa, che naturalmente intascano. Ma, ripeto, solo se si è in contravvenzione, altrimenti non si azzardano a chiederti nulla.
I limiti di velocità VANNO RISPETTATI, se si attraversano i paesini a 100 km/h invece dei previsti 60 km/h, la multa la fanno e la esigono, c’è poco da accusarli di corruzione!!

Ucraina: sono diffusi e fastidiosi e capita spesso che si inventino multe. Ho potuto verificare però che cambiano anche all’interno dello stesso Paese. Nel 2000 attraversai il Nord del Paese e i poliziotti erano dappertutto e sono riusciti a farmi 4 multe. Nel 2001 ho attraversato il Sud dell’Ucraina e i posti di blocco erano MOLTI meno e non mi hanno mai fatto una multa. Forse perchè dal 2000 al 2001 la situazione economica è migliorata, chissà.

In ogni caso, l’atteggiamento da mantenere con i poliziotti è sempre di rispetto e calma, anche quando non si capisce cosa vogliono. Quando ormai è chiaro cosa vogliono, si consiglia sempre di far finta di non capire. In genere dopo poco si stancano e lasciano andar via.
Gli atteggiamenti arroganti e sprezzanti di chi tira subito fuori i dollari gettandoglieli con disprezzo sono da evitare per due motivi: in primo luogo in alcuni casi può peggiorare la situazione (va capito, anche per chi ha la mentalità che "tutto si compra", che NON tutti si prostituiscono per denaro!!) e in secondo luogo, anche se dovesse andar bene, non si fa altro che alimentare le loro cattive abitudini.

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 Russi: come sono??

Qui entrano in gioco le opinioni strettamente personali. Sono innamorato dei russi, sono un popolo meraviglioso: aperto, disponibile, ospitale.

Mi rendo conto che il mio giudizio è condizionato dal fatto che, parlando russo, riesco a stringere relazioni più profonde con le persone del luogo, ma i russi sono gentili anche con chi non parla la loro lingua e in genere cercano di farsi capire in ogni modo.

Però va tenuta presente una differenza nell’atteggiamento. A prima vista i russi possono sembrare molto più burberi rispetto agli italiani. Hanno modi più bruschi, più diretti, ma questo NON significa che siano scortesi o che siano arrabbiati! Hanno semplicemente un modo diverso di porgersi verso il prossimo. Ormai ho assunto anch’io lo stesso atteggiamento e cerco di rivolgermi alle persone "alla russa", senza troppi convenevoli. Chissà, forse fa parte della vecchia ideologia quando si evitavano le false cortesie borghesi.

Questo per dire, quindi, che se sentite un russo urlare, non necessariamente è arrabbiato, ma magari vi sta dicendo “guardi signore che la sua camera è a sinistra, non a destra!!”
Avete presente i tedeschi, che sembrano sempre arrabbiati anche quando non lo sono affatto? Più o meno il discorso è simile.

Inoltre, i russi sono persone ESTREMAMENTE precise e ordinate. Ad esempio, se su una porta c’è scritto "uscita" difficilmente entreranno da lì. Inoltre, se vedono che voi entrate dall’uscita, vi diranno che è vietato. Questo è solo un esempio, ma spero faccia capire il discorso generale.

Infine, c’è il tema più difficile da comprendere per noi italiani. I russi sono persone che spesso possono fare dei favori senza pretendere NULLA in cambio. Purtroppo ormai abbiamo ben radicata la filosofia che "nessuno fa nulla per nulla".
In Russia questo, per fortuna, ancora non è vero. Probabilmente tra qualche anno questa mentalità attecchirà anche da loro, ma per il momento si possono incontrare persone che accompagnano dall’altra parte della città, che offrono pasti, che portano a fare i turisti in città SENZA avere secondi fini.
La cosa più difficile da fare e che spesso non riesce, è smettere di pensare ossessivamente "sì, ma PERCHÈ lo fa? Cosa vorrà in cambio?? Dov’è la fregatura???".
Naturalmente, spero sia ovvio, questo NON significa che possiamo abbandonarci nelle mani del primo che capita e fidarci ciecamente di lui!! Serve un po’ di spirito critico e capire che, se ad esempio un custode di un museo ci apre una stanza normalmente chiusa, non lo fa per amicizia, ma per avere qualche rublo in cambio!

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 Clima: caratteristiche e abbigliamento consigliato

Come in altri punti precedenti, dirò alcune banalità, ma lo faccio perchè in questi anni mi hanno fatto le domande più strane.

Inizio col dire che in estate in Russia (così come in Estonia, Lettonia, ecc) ***NON*** nevica!!! (giuro, me l’hanno chiesto più persone!). Il clima è tipicamente continentale, quindi nelle giornate di sole si superano anche i 30 gradi. La differenza con l’Italia è che se il tempo diventa nuvoloso allora la temperatura crolla, ma sui 10/15 gradi, mai meno! In realtà anche nel nord Italia è così (Trentino, ecc).
In ogni caso a 10 gradi fa freschino e bisogna coprirsi bene, specialmente andando in moto!

Parlando dell’abbigliamento, è chiaro che un maglione pesante è bene portarlo con sè. Ovviamente dipende dalle caratteristiche di ognuno, se si è freddolosi oppure no, comunque tenete conto che può piovere anche per 2, 3 giorni di fila (chi è andato a Capo Nord farà una risata...) e la temperatura può scendere anche a 10 gradi.
I materiali di nuova generazione sono preferibili (Windstopper, micropile, ecc) comprese naturalmente delle buone tute antiacqua.

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 Alimentazione: cosa si mangia e cosa si beve

Come in altri punti precedenti, dirò alcune banalità, ma lo faccio perchè in questi anni mi hanno fatto le domande più strane.

Inizio col dire che in Russia c’è TUTTO (anni fa una persona mi chiese se in Russia hanno la carne...) in abbondanza. Le specialità sono carne di maiale e montone, ma si trova anche di tutti gli altri tipi: manzo, pecora, ecc.
Per quanto riguarda i pesci le specialità sono lo storione e il salmone, ma si trovano tutti gli altri tipi di pesce che conosciamo anche in Italia, compresi molte altre razze da noi sconosciute.

La cucina russa è sicuramente meno varia di quella italiana. Il piatto forte sono le zuppe, ed è comprensibile date le temperature invernali. Sono zuppe completamente vegetali con broccoli, verze, rape, ecc oppure hanno carne, come il goulash.

I secondi più famosi sono il pollo alla Kiev e la bistecca alla Stroganoff, ma esistono anche molti altri piatti di carne o pesce buonissimi. Consiglio gli “shashlik”: spiedini di carne di diversi tipi cotti alla brace. Divini!

Il nostro prezzemolo in Russia si chiama “ukrop”: lo mettono in quantità industriali dappertutto (primi, secondi e contorni, a momenti anche sul dolce!), coprendo e spesso a mio avviso rovinando un buon piatto. Personalmente non lo sopporto, solo l’odore mi dà fastidio. Se per caso dovesse fare anche a voi questo effetto, imparate la frase "Ni ukròp, pajàlsta!" che significa: "Niente ukrop, prego!" (fate attenzione agli accenti) e ditela immediatamente, al momento dell’ordinazione, altrimenti sarà troppo tardi.

I pochi dolci che ho provato, li ho trovati tutti grassi e pesanti, ma direi sia dovuto al clima che hanno per 7 mesi l’anno.

Per quanto riguarda il bere, la bevanda più diffusa è la vodka (forse non tutti sanno che l’origine della vodka non è russa, bensì polacca!).
  I russi a volte pasteggiano con questo alcolico (è una delle pochissime leggende metropolitane di cui ho trovato conferma), ma sconsiglio vivamente di farlo, per chi non è abituato. Se si stringe amicizia con dei russi, facilmente si finirà a brindare a oltranza all’amicizia russo-italiana, italiana-russa, all’amicizia in generale e alla vostra in particolare, ecc ecc, ma ricordate che i russi NON li batterete MAI, per cui alla fine della serata vi ritroverete immancabilmente sotto al tavolo (come mi è capitato diverse volte in questi anni!).

L’altra bevanda molto diffusa è la birra, molto buona. Visto che qui in Italia non si trova, posso fare un po’ di pubblicità senza temere conseguenze: la marca migliore è la Baltika. È fatta a San Pietroburgo ed ha diverse tipologie che si distinguono in base a un numero. Si va dalla Baltika 0, analcolica, alla numero 1, chiara e leggerissima via via per tutte le gradazioni del biondo e del rosso (la più buona secondo me è la 6) fino alla 12 che è molto liquorosa.

Una bevanda tradizionale piuttosto diffusa è il “kvas”: è una bevanda fermentata, dolce dal sapore molto particolare. Personalmente non mi fa impazzire.

L’acqua del rubinetto è meglio NON berla, ma passerà la voglia non appena sentirete il suo odore molto ferroso. In alternativa è possibile comprare l’acqua in bottiglia, ma fa quasi tutta schifo, rispetto alle nostre acque minerali. Le uniche che si salvano sono la Bonaqva (della Coca Cola...) e la Aqua Minerale (della Pepsi... ebbene sì!). In realtà avevo trovato anche un paio di marche russe che costavano molto meno ed anche più buone (infatti le due acque che ho citato sono gassatissime e personalmente non piace l’acqua frizzante) ma ora non ricordo i nomi. Restando un po’ di giorni a Mosca può essere conveniente comprare un bidoncino da 5 litri, ne avevo trovato uno con acqua buonissima, ma purtroppo non ricordo il nome.

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 Lingua e alfabeto

Sto per dire alcune banalità, ma siccome in passato alcune persone mi hanno chiesto se in Polonia si parla il russo (!), è meglio fare chiarezza anche per i Paesi più vicino a noi.

Nella parte di Europa dell’Est che attraverseremo si utilizzano alfabeti latini (anche se molto diversi da quello italiano), NON il cirillico. Le lingue parlate sono, oltre a quella locale (polacco, ungherese, ecc) il tedesco e in misura minore l’inglese, anche se tra i giovani è piuttosto diffuso. È quasi del tutto inutile provare a parlare russo da quelle parti: non vi capirà praticamente nessuno, anche se mi è capitato di trovare vecchietti che lo capivano.

Nelle repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania) hanno abbandonato il cirillico da anni, al momento della dichiarazione d’indipendenza nel ’91. L’alfabeto ora in uso è di tipo latino, anche se conta molte lettere inesistenti nel nostro alfabeto.
Prima dell’indipendenza le lingue parlate erano il russo e la lingua locale (estone, lettone e lituano).
Per questo motivo il russo è compreso ovunque, ed è la lingua straniera maggiormente diffusa. Tra i giovani comunque è molto diffuso l’inglese e il russo sta venendo progressivamente abbandonato. L’Estonia è il Paese in cui è più evidente questo cambiamento.

Nelle repubbliche dell’ex-URSS che attraverseremo (Ucraina e Russia) è tuttora in vigore l’alfabeto cirillico, simile in molte lettere al greco poichè la sua origine risale al mondo ellenico. Cirillo e Metodio, poi canonizzati, inventori dell’alfabeto cirillico, erano di Salonicco, in Grecia. Gli alfabeti cirillici in uso in queste tre repubbliche differiscono per poche lettere.
Il russo è diffusamente compreso anche perchè le lingue (ucraino e russo) sono molto simili tra loro, un po’ come per noi lo spagnolo, il rumeno e le altre lingue romanze.
In queste repubbliche le lingue straniere non sono affatto diffuse, un po’ di inglese tra i giovani.

Cliccando sull’immagine qui sotto si apre la tabella dell’ alfabeto cirillico russo, completa della traslitterazione e di qualche regola di pronuncia.

Alfabeto cirillico
(14 KB)

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 Fuso orario

Durante il viaggio attraverseremo alcuni fusi orari. L’Ucraina, l’Estonia e la Lettonia sono AVANTI di UN’ora rispetto all’Italia. Soltanto la Russia è avanti di DUE ore. Tutti gli altri Paesi (Lituania, Polonia, Ungheria, ecc) hanno il nostro stesso orario.

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