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GreciAlbania 2008

Tragitto ideato per GreciAlbania 2008
Tragitto

Informazioni utili per GreciAlbania 2008
Info utili

Diario di viaggio di GreciAlbania 2008
Diario

Letture consigliate per GreciAlbania 2008
Letture

Soste previste per GreciAlbania 2008
Soste

 Informazioni utili

In questa sezione riporto un po’ di informazioni utili: ad esempio orari di apertura di alcuni monumenti, numeri telefonici utili, indicazioni turistiche ricavate da un po’ di riviste, libri e altre guide, ecc.

N.B. i riferimenti alle riviste hanno i seguenti significati: IeL = Itinerari e Luoghi, VdR = Viaggi di Repubblica, BE = Bell'Europa, Mer = Meridiani, MT = Mototurismo, LL = Lonely Planet.

 Sommario delle schede informative:

Passaporto

Patente Internazionale

Assicurazione Veicolo

Traghetto

Albania

Grecia

 

Documenti variDocumenti vari (passaporto, patente internazionale, ecc.)

N.B. l’Albania non richiede più nè il passaporto nè la patente internazionale. In ogni caso lascio le indicazioni relative, visto che possono sempre servire se uno vi entra da altri Paesi che li richiedono.

N.B. i prezzi e le procedure riportate in questa sezione sono aggiornate al 2007. Al momento di dover fare i documenti è comunque consigliabile informarsi sugli eventuali cambiamenti.
 

  Passaporto
Il limite di validità solitamente richiesto è di 3 mesi, vale a dire che, andando in Albania nell’agosto 2008, il passaporto non dovrà scadere prima di novembre 2008.

Formalità necessarie

un documento di riconoscimento valido;
2 foto formato tessera identiche e recenti;
1 marca per concessioni governative di € 40,29;
la ricevuta di pagamento di € 44,66 per il libretto a 32 pagine sul c.c. postale 67422808 intestato al Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro con causale “importo per il rilascio del passaporto elettronico” (il versamento è di € 45,62 per quello a 48 pagine);
allegare sempre il vecchio libretto; in caso di smarrimento / furto, allegare la relativa denuncia.

N.B. Le operazioni elencate sono da farsi in caso di RILASCIO del passaporto; in caso di RINNOVO dal 2003 la legge ha elevato a dieci anni la validità del passaporto, eliminando l’obbligo del rinnovo quinquennale. Per chi avesse fatto il passaporto prima di quella data è possibile prorogare la durata fino ad un massimo di 10 anni dalla data del rilascio, presentando la domanda presso i seguenti uffici: la Questura, l’ufficio passaporti del commissariato di Pubblica Sicurezza, la stazione dei Carabinieri, l’ufficio postale, l’ufficio comunale. Per il rinnovo del passaporto è necessario presentare la domanda e il vecchio passaporto.

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 Patente internazionale
Si effettua alla Motorizzazione Civile del comune di appartenenza e dura 3 anni.

Formalità necessarie

Patente internazionale
Patente internazionale
(16 KB)

Compilare modello TT 746 (in distribuzione presso gli Uffici Provinciali Motorizzazione);
Versamento di € 14,62 sul c/c 4028;
Versamento di € 9,00 sul c/c 9001;
Marca da bollo da € 14,62;
2 foto recenti formato tessera, di cui una autenticata, su fondo bianco ed a capo scoperto, su carta non termica. Nel caso non possa essere autenticata direttamente allo sportello dall’interessato si può richiedere l’autenticazione in Comune o da un notaio;
Patente di guida in corso di validità in visione (e relativa fotocopia fronte - retro).

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 Assicurazione Veicolo

In Grecia è valida la Carta Verde.

Per l’Albania, la maggior parte delle assicurazioni italiane non rilascia una carta verde valida. All’ingresso nel Paese, direttamente alla frontiera terrestre o marittima, è pertanto necessario stipulare un’assicurazione temporanea con una compagnia albanese (costo medio per un’autovettura, per 15 giorni: circa 50 Euro. Per un motociclo, 25 € (2006)). Si consiglia di stipulare un’assicurazione contro tutti i rischi con copertura per il furto.
Bureau Albanese della Carta Verde (BSHS Byroja Shqiptare e Sigurimit), Rr. “Punetoret e Rilindjes” Kulla 1 - 14 Kate Nr. 141, Tirana; tel. 42 54 033; E-mail.

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Traghetto Traghetto

N.B. i prezzi e le indicazioni riportate in questa sezione sono aggiornate al 2008. Al momento di dover fare i biglietti è comunque consigliabile informarsi sugli eventuali cambiamenti.
 

 

Azzurra Line

(www.azzurraline.com):

Tratta

Partenza

Arrivo

Periodo

Bari - Durazzo

sab h.23:30

lun h.10:00

-

Durazzo - Bari

lun h.21:30

mer h.06:30

-


Voce

Prezzo (alta stagione)

Passaggio ponte

Andata 75 €
Ritorno 60 €

Poltrona

Andata 75 €
Ritorno 60 €

Cabina interna 4 persone

Andata 125 €
Ritorno 100 €

Moto

Andata 20 €
Ritorno 16 €

Spese imbarco persona

30 €

Spese imbarco moto

30 €

G Lines

(www.glines.gr):

Tratta

Partenza

Arrivo

Periodo

Bari - Durazzo

sab h.23:30

lun h.10:00

-

Durazzo - Bari

lun h.21:30

mer h.06:30

-


Voce

Prezzo (alta stagione)

Passaggio ponte

Andata 75 €
Ritorno 60 €

Poltrona

Andata 75 €
Ritorno 60 €

Cabina interna 4 persone

Andata 125 €
Ritorno 100 €

Moto

Andata 20 €
Ritorno 16 €

Spese imbarco persona

30 €

Spese imbarco moto

30 €

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Albania Albania

Internet: link turistici dell’Albania.

Documenti: carta d’identità valida per l’espatrio. Tassa d’ingresso di 1 €. Patente italiana accettata.

Fuso orario: stessa ora dell’Italia.

Moneta: LEK Albanese (ALL). 1 Euro = 124.662 Albanian Lek. 1 Albanian Lek (ALL) = 0.008022 Euro (EUR) (28/06/2008).

Benzina: 150 Lek (2008).

Prefisso per l’Italia: 0039. Prefisso dall’Italia: 00355. City Codes are: Tirana 04, Durres 052, Elbasan 054, Shkodra 022, Gjirokastra 084, Korça 082, Vlora 033, Berat 032, Fier 034, Kavaja 0574, Laç 0536, Kuçova 0331, Pogradec 0832, Kukes 0242, Kruja 0511, Saranda 0852.

Telefoni utili: Pronto soccorso: 127 (ambulanze e urgenze). Numero attivo solo a Tirana. Polizia: 129 (pronto intervento), 126 (polizia stradale). Numeri attivi solo nei principali centri urbani.

Ospedali: ABC Clinic, tel. 04 234 105 (Tirana); Orthodox Clinic, tel. 04 360 925 (Tirana).

Ambasciata della Repubblica d’Albania presso lo Stato italiano: via Asmara, 5 00199 Roma; tel. 0686224110; fax 0686224120; E-mail oppure E-mail.

Ambasciata d’Italia a Tirana: Rruga Lek Dukagjini, 2 -Tirana; tel. 42 275900; fax 42 250921; E-mail segreteria, cancelleria, ufficio visti e ufficio scuole; Cellulare servizio H24: 068.2027063; Numero Emergenza Connazionali: 42 274900 (raggiungibile h24 da tutto il territorio albanese e dall’estero); Numero Call Center per appuntamento presso la Cancelleria Consolare: 0900 404 4000.

Consolato d’Italia a Scutari: Rruga Migjeni “Don Bosco”, Shkodër; tel. 22 2 48260; fax 22 2 48286; Cellulare di servizio per casi di emergenza: 068 2059856; E-mail consolato e segreteria.

Consolato Generale d’Italia a Valona: Rruga Ismet Cakerri, n. 45; tel. 33 225705/7; fax 33 225706/9; Cellulare di servizio riservato ai connazionali per casi di emergenza: 068 2027064; E-mail segreteria, visti e legalizzazione; call center 0900 404 4001.

Istituto Italiano di Cultura a Tirana: Rruga Budi, N. 74; tel. 4 379579 / 379580 / 379581; fax 4 379577; E-mail.

Direzione Generale delle Dogane: Rruga Sami Frasheri, Tirana; tel. 4 234 499; fax 4 242 914.

Consigli di visita:

Patrimonio UNESCO:

* Girocastro (o Argirocastro; in albanese Gjirokastra): the historic town of Gjirokastra, in the Drinos River valley in southern Albania, is a rare example of a well-preserved Ottoman town, built by farmers of large estate. The 13th-century citadel provides the focal point of the town with its typical tower houses (Turkish kule). Characteristic of the Balkan region, Gjirokastra contains a series of outstanding examples of kule, a type of building that crystallized in the 17th century. But Gjirokastra also features some more elaborate examples from the early 19th century. The kule has a tall basement, a first floor for use in the cold season, and a second floor for the warm season. Interiors feature rich decorative details and painted floral patterns, particularly in the zones reserved for the reception of visitors. The town also retains a bazaar, an 18th-century mosque and two churches of the same period. Nei pressi si trovano le rovine del sito archeologico d’Adrianapol, nel villaggio di Sofratike;
* Butrinto (in albanese Butrint): inhabited since prehistoric times, Butrint has been the site of a Greek colony, a Roman city and a bishopric. Following a period of prosperity under Byzantine administration, then a brief occupation by the Venetians, the city was abandoned in the late Middle Ages after marshes formed in the area. The present archaeological site is a repository of ruins representing each period in the city’s development. The Park is open daily, from 8 am to dusk. 700 leke for foreigners (5,80 € - 2008). R. Skenderbeu Lagja 1, Godina e Muzeut Etnografik, Saranda, Phone/Fax: 00355 852 4600, E-mail.

Apollonia, nei pressi di Fier (circa 13 km, orario 9 - 17) è una delle antiche città dedicate al Dio Apollo, dalle antichissime origini fu fondata nel 588 b.C. dai coloni greci venuti da Corinto e dopo divenne una città romana. Nel I secolo a.C. Giulio Cesare, durante la guerra contro Pompeo, usò questa cittadella come fortezza contro Pompeo. Apollonia sotto l’impero romano, fu un importante centro ed ospitava una scuola di retorica e filosofia, divenne un centro culturale dove l’arte, l’architettura e la scultura fiorirono e prosperarono. Ottaviano, nipote di Giulio Cesare, che dopo diventò l’imperatore Augusto, studiò per 6 mesi in Apollonia, e fu qui che seppe della notizia dell’assassinio di Giulio Cesare. Apollonia fu proclamata dall’imperatore Augusto “città libera e intoccabile”. Strategicamente Apollonia si trovava all’inizio della via Ignazia o “Via Egnatia” II secolo a.C. , che partendo da Est si diramava fino al mare Egeo. La Via Egnatia prende il nome da Gaio Ignazio, Proconsole di Macedonia, che ne ordinò la costruzione. Gli scavi hanno restituito , le rovine delle mura, del monumento di Aganothetes (Agnoteti), la biblioteca, il teatro ed offrono uno spettacolo ricco di storia. Bella la chiesa di Santa Maria situata tra il museo ed il refettorio. Lo stile della chiesa è Bizantina, è stata costruita nel XIV secolo.

Città - museo di Berat, conosciuta come “la città dalle mille finestre”, è costruita di fronte e sulle falde del Monte Tomorr. All’interno dei muri di castello si trovano case d’abitazione e anche il “Museo Onufri”, che contiene oggetti iconografici e pitture religiose di Onufri, uno dei più grandi pittori albanesi del XVI secolo. Nella parte vecchia della città si trovano alcune costruzioni religiose importanti, come chiese e moschee. La ville musée de Berat conserve de grandes valeurs culturelles artistiques, depuis l’aube de la vie humaine jusq’á nos jours. Les plus anciens temoignages historiques remontent aux années 2600 av.J.C. marque la naissance de la ville fortifiée d’une superficie de 9,6ha, entourée de puissants murs d’enceinte. Au cours des annèes, pendant les périodes illyriennes, romaines, byzantines et turques la fortification subit de multiples endommagements et reconstructions. La ville de Berat conserve de grandes richesses dans le domaine des monuments de culte, représentés par les plus anciennes églises datant des XIII - XIX siecle. La Cathédrale construite au XVIII siecle ainsi que plusieurs mosquées, les plus anciennes du XVI siecle. Plusieurs églises renferment de grandes valeurs de peinture murale, d’icones, de bois sculpté etc. L’architecture populaire représente un autre heritage important de la ville. Conservée aux trois quartiers, “Kala”, “Mangalem” et “Gorica” en forme d’ensembles presqu’intacts appartenant aux XVIII - XIX siecle, elle demeure unique dans les Balkans.

Valona (in albanese Vlore - Vlora) is located in the southwest of the country, in a beautiful region along the sea. It is in front of Karaburuni peninsula and Sazani island, close to various sandy and rocky beaches and the scenic nearby mountains. A circa 10 km da Valona vale la visita il Monastero di Santa Maria che si trova su un’isola coperta di fitti boschi e raggiungibile attraverso una passerella di legno che parte dal villaggio di Zvernëci.

Saranda o Santi Quaranta (in albanese: Sarandë), prende il nome dall’antico monastero sulla collina dei “40 Santi”, dal greco Aghii Saranda (la collina a fianco ha un castello restaurato ed ora trasformato in albergo-ristorante da cui si gode una bellissima vista sul golfo omonimo) ed è una delle principali mete turistiche della costa albanese. Nell’estremo sud dell’Albania, offre un’atmosfera particolare ed uno stile unico. Situata davanti all’isola greca di Corfù. Vicino ci sono le rovine dell’antica città di Butrinti ed il parco con la fonte di “Occhio Blu”. Nei pressi si trova il piccolo castello d’Ali Pasha nel villaggio di Vrine. A circa 20 km a est si trova il Monastero di Mesopotam, uno dei monumenti più belli della città, costruito dopo il dominio dell’imperatore bizantino Kostandini IX Monomaku. Verrete a conoscenza della vecchia tradizione del rispetto dei culti della fede e l’espressione della credenza religiosa del popolo attraverso i mosaici. Sorgente dell’Occhio Azzurro (“Syri i Kalter”, circa 15 km a est di Saranda, vicino il Monastero di Mesopotami), una delle bellezze della città.

Tombe monumentali della Bassa Selca: la Basse Selca est un village de la zone de Mokra dans la région de Pogradec. Au cours des fouilles archéologiques affectuées dans les années 1964-1972, dans une colline a coté du village, on a découvert une cité illyrienne. Cet habitat a été conçu lors de la période de Haute Bronze et a continué a etre tel sans interruption, meme au cours de la periodede Fer. Lors des VI-V sc. av.J.C. la cité a été développé comme un centre proto-urbain sur la route qui longeait la rivière Shkumbini. Au IV sc. elle a été transformée en centre fortifié entouré de mur d’enceinte compose de pierres équarries. Elle occupait une superficie de 30000m2. Au cours des IV-V av. J.C. Selca etait un important centre de production, d’echanges commerciaux et un centre administratif de la région illyrienne de Desareti. Au III sc. ont été gravées dans la roche quatre tombes monumentales de prince, comme des créations originales de l’ordre ionique. Dans une de ces tombes qui a été réutilisée a la fin du II sc. on a decouvert un riche inventaire en armes, récipients en bronze et en terre cuite, bijoux en or ainsi que des emblemes représentant des scènes mitologiques de combat.

Elbasan, l’area centrale della città è la Kalà (o quartiere della fortezza), cinta su due lati dalle mura appartenenti alla cinta costruita - sui resti delle precedenti fortificazioni bizantine e romane - nel 1466 dal sovrano ottomano Mehmet II, che nell’occasione ribattezzò la città col nome arabo di Eli-Basan (“ho messo mano”). Un recente progetto di recupero (2003-2005) ha valorizzato i due lati intatti (sud e ovest) e le torri di guardia lungo il perimetro: la porzione integra delle mura è vegliata da 2 grandi torri angolari, 5 torri di cortina rotonde e un ingresso fortificato. Altre 4 torri sopravvivono invece isolate sul perimetro della fortezza, comunque riconoscibile in pianta. All’interno della Kalà si trovano gli edifici religiosi più interessanti della città: la Moschea Reale (XV secolo), la chiesa ortodossa di S.Maria (testimoniata dal 1657), la chiesa greco-cattolica di rito bizantino.

Scutari (in albanese Shkodra o Shkodër), ha una natura e un clima meravigliosi. Si trova vicino al lago di Scutari, il piu grande dei Balcani, con una superficie di 370 kilometri quadri. A Scutari passano il fiume Drin, Buna e Kir. Scutari è anche circondata da un gruppo di montagne come il Cukal (1.722 metri), Maranaj (1.576 metri), Tarabosh e Sheldi. una città antica, con una ricca storia. Si possono trovare le vecchie case caratteristiche, nelle quali sono usati il legno ed altri motivi tradizionali. Vicino alla città si trova il castello di Rozafa, costruito su una collina rocciosa, da dove potete ammirare attraenti e belle vedute. Is situated in the north west. It is one of the most ancient cities of Albania with a very rich history. Founded in the IV century B.C., it was the main center of Illyrian state. During the XIV century became the main centre of the princedom of Bushatllinj. In 1396 it was conquered by Venedik. During its long history the city has played a very important role in Albanian culture and history. The city and the surrounding area there are blessed with numerous and different natural and cultural objects. The city has retained the characteric features such as narrow streets between tall stone walls and tall gates. At their best these features are to be found in the Serresh and Gijadol quarters. The most important attraction is the castle of Rozafa. Located on a hill overlooking the city between Drini and Buna Rivers.

Pogradec è uno dei più incantevoli siti turistici in Albania, a causa della sua posizione sul Lago d’Ohri, e si caratterizza per la vista panoramica e l’acqua limpida del lago. Nei pressi si trovano le sorgenti di Drilon, le tombe monumentali di Selca e Poshtme, al villaggio di Selca, il Ponte di Goliku sulla vecchia Via Egnatia.

Durazzo, l’anfiteatro è il suo più importante monumento; ha una capacità di 15.000 spettatori ed è il più grande dei Balcani; costruito nel secondo secolo D.C., contiene una cripta cristiana e mosaici rari.

Kruja è una città medioevale vicino Tirana. Il nome di Kruja è strettamente collegato con quello dell’eroe nazionale albanese, Giorgio Kastriotta Scanderbeg, che, nel quindicesimo secolo, ha combattuto contro gli ottomani per 25 anni consecutivi, difendendo la civilizzazione europea dalla loro minaccia. In un posto prominente e strategico vicino alla città, c’è il castello, ed il Museo di Scanderbeg (museo nazionale). Lunga la strada che porta al castello, si trova anche un bazar medievale.

Ardenice monastero ortodosso.

Spiagge:

* Riviera: The Albanian Riviera is undoubtly one of the most beautiful and virgin region in Albania. Starting the trip from the city of Vlora to the south the first place to visit is the Pass of Llogara (Llogaraja). This place is a climateric area. It offers to the visitors a magnificent and open view down to the unspoilt beaches of Ionian coast. Going down from Llogara there are numerous beaches and several panoramic villages. First one is Palasa with its sttatered houses and its beach on the foot of mountains, almost completely virgin. Further to Palasa there is Dhermi village, one of the most beautiful villages in Riviera, built between the sea from one side and the slopes of high Cika mountain from the other side. Worth visitng are the churches Saint Stefani and Saint Mitri (XII – XIV centuries). Dhermi is well known for its beach of clear sea water. Lasciando la strada asfaltata che esce da Dhërmiu all’altezza del segnale che indica la spiaggia di Drymades e proseguendo per quasi un km e mezzo, si arriva a un piccolo litorale di sabbia immacolata, servita da alcuni bar, chioschi e ristoranti. Quite near Dhermi there is Vunoi village, a typical village of Albanian Riviera with its houses facing the sea, full in charm and hospitality. Only few km from here, there is one of the most attractive beaches of Riviera, known by the name Jali. Himara is the most important center of Upper Riviera. It has been an ancient dwelling place of the Illyrian tribe of Kaons, known by the name Himarea. Continuing to the south there is the small tectonic bay of Porto Palermo. Its ancient name is Panorma and it is mentioned by ancient author Straboni. On the small peninsula of the bay it is a small castle of Ali Pasha in the midst of dense lush mediterranean vegetation. Ali Pasha built this small castle for the honour of his wife, Vasiliqia. Until to the town of Saranda there are other villages of Qeparoi, Borshi (where is the biggest beach in Riviera) Piqerasi, Lukova, Saint Vasili. All they have a beautiful position in the midst of subtropical vegetation from one side and the blue sea waters from the other one;
* Isole di Ksamil, nel sud dell’Albania, vicino l’isola greca di Corfù, di fronte alla spiaggia di Ksamili.

Mangiare:

Berat:

* Hotel Mangalemi, Rr. Kala: buona reputazione per il menu con piatti locali. Questo ristorante, conosciuto come Tomi, è un luogo caratteristico dove rivive l’antica tradizione di Berat;
* Ajka Restorant, Gorica, quartiere Mangalemi: molto bello (LL 2006).

Girocastro: Keculla Bar - Restorant, Lagjia Palorto, sotto i piloni della radio (LL 2006).

Piatti tradizionali:

* Jahni: stufato con paprika;
* Japrak: polpettone di carne con riso e cipolla;
* Byrek: sformato di pollo, spinaci e formaggio;
* Shishqebab: spiedino di carni miste accompagnato con patate e peperoni;
* Pesce: si mangia sulle coste e sui laghi.

Dormire:

Gjirokaster

* Hotel Kalemi, Lagjia Palorto (nella parte vecchia della città, vicino la fortezza): Phone: 84 263724/267260, Fax: 84 267260, Cell: 682234373, e-mail, sito web;
* Haxni Kotoni B&B, Lagjia Palorto 8, rr. Bashkim Kokona, sito web (2000 lek la doppia, LL 2006)

Saranda: Hotel Kaonia, rr 1 Maji: incantevole sul lungomare (40€ la doppia, LL 2006).

Berat:

* Castle Park: castello trasformato in albergo, con vista sulla città vecchia e su quella moderna. Dispone di 4 ville con 3 camere ciascuna. 17 € per persona in camera doppia (VdR 2007);
* Hotel Berati, Rr. Veli Zaloshnja: casa tradizionale trasformata in B&B. Bianche mura, tetto in legno e un grande camino all’interno. Dispone di 9 camere. 15 € per persona in camera doppia (VdR 2007);
* Hotel Mangalemi, Rr. Kala: sette camere, un bar e un popolare ristorante per questo 3 stelle aperto nel 1991. 15 € per persona in camera doppia (VdR 2007).

Drymades: bungalow vicino la spiaggia (LL 2006).

Acquisti:

Kruja: traditional bazaar.

Tirana: group of souvenir shops on Barricadave and Luigj Gorakuqi streets.

What to buy: carpets, figurines, silver and copper articles, woodcarvings, ceramics and an assortment of needlework. Very typical articles are the pipes, musical instruments such as cifteli and sharki, and embroidery and tablecloths with motifs from Zadrima village, among other places. Korça, Kukës, Has and Kruja have an extensive tradition in carpet weaving, while pottery is practiced in Kavaja, hand weaving in Zadrima, filigree works, alabaster, silver, bronze etc.

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Grecia Grecia

Internet: link turistici della Grecia.

Fuso orario: +1h rispetto all’Italia.

Prefisso per l’Italia: 0039. Prefisso dall’Italia: 0030. I prefissi urbani sono recentemente cambiati, introducendo il numero 2 al posto del numero 0 (es. il prefisso di Atene è 210 anzichè 010). Per chiamare un telefono cellulare greco dalla Grecia occorre sostituire lo 0 con il 6.

Telefoni utili - Numero unico di emergenza: 112; Polizia: 100; Polizia turistica: 171; Pronto Soccorso: 166; Guardia Medica: 105; Polizia stradale: 210 5284000 (Atene); Questura del Pireo: 210 4111710 - 9, 210 4122501 - 5; Soccorso Stradale: 10400; Express Service (Assistenza stradale) 157; Informazioni mediche (greco e inglese): 210 8983146; Vigili del fuoco: 199; Capitaneria di Porto del Pireo: 210 4226000 - 4; ItalyDirect: 008003911.

Orari - Uffici postali: dal lunedì al venerdì, 7:30 - 14.

Ambasciata d’Italia a Atene: 2, Sekeri str.; tel. 210 3617260/263/273-4; fax +30 210 3617330; E-mail

Agenzia consolare onoraria di Ioannina: Arch. Christos Siontis, Via Pyrsinella, 7-9; Tel. 26510/37079 - 26510/78093; Fax 26510/77700; E-mail

Ente Nazionale Ellenico per il Turismo: via Lupetta, 3 tel. 02860470 Milano; via L. Bissolati, 78/80 tel. 064744249 Roma.

Alfabeto greco: cliccando sull’immagine si può leggere l’alfabeto greco completo di traslitterazione e regole di pronuncia.

Alfabeto greco
(14 KB)

Consigli di visita:

Patrimonio UNESCO (essendocene molti, ho elencato solo quelli che potrei riuscire a vedere in questo viaggio; la lista completa dei siti Unesco in Grecia è qui):

* Delfi: the pan-Hellenic sanctuary of Delphi, where the oracle of Apollo spoke, was the site of the omphalos, the 'navel of the world'. Blending harmoniously with the superb landscape and charged with sacred meaning, Delphi in the 6th century B.C. was indeed the religious centre and symbol of unity of the ancient Greek world.
* Olympia: the site of Olympia, in a valley in the Peloponnesus, has been inhabited since prehistoric times. In the 10th century B.C., Olympia became a centre for the worship of Zeus. The Altis – the sanctuary to the gods – has one of the highest concentrations of masterpieces from the ancient Greek world. In addition to temples, there are the remains of all the sports structures erected for the Olympic Games, which were held in Olympia every four years beginning in 776 B.C.
* Micene e Tirinto: the archaeological sites of Mycenae and Tiryns are the imposing ruins of the two greatest cities of the Mycenaean civilization, which dominated the eastern Mediterranean world from the 15th to the 12th century B.C. and played a vital role in the development of classical Greek culture. These two cities are indissolubly linked to the Homeric epics, the Iliad and the Odyssey, which have influenced European art and literature for more than three millennia. The architecture and design of Mycenae and Tiryns, such as the Lion Gate and the Treasury of Atreus at Mycenae and the walls of Tiryns, are outstanding examples of human creative genius.
* Monasteri di Daphni, Hosios Loukas e Nea Moni di Chios: although geographically distant from each other, these three monasteries (the first is in Attica, near Athens, the second in Phocida near Delphi, and the third on an island in the Aegean Sea, near Asia Minor) belong to the same typological series and share the same aesthetic characteristics. The churches are built on a cross-in-square plan with a large dome supported by squinches defining an octagonal space. In the 11th and 12th centuries they were decorated with superb marble works as well as mosaics on a gold background, all characteristic of the “second golden age of Byzantine art”.
* Tempio di Apollo Epicuro a Bassae: this famous temple to the god of healing and the sun was built towards the middle of the 5th century B.C. in the lonely heights of the Arcadian mountains. The temple, which has the oldest Corinthian capital yet found, combines the Archaic style and the serenity of the Doric style with some daring architectural features.
* Meteore: in a region of almost inaccessible sandstone peaks, monks settled on these 'columns of the sky' from the 11th century onwards. Twenty-four of these monasteries were built, despite incredible difficulties, at the time of the great revival of the eremetic ideal in the 15th century. Their 16th-century frescoes mark a key stage in the development of post-Byzantine painting.
* Nikopolis (tentative list - Epiro): the city with the fortification walls and the cemeteries occupies a fertile strip of land between the Ionian Sea to the west and the Ambracian Gulf to the east, where two of the three city harbors were located. The third harbor ran along both sides of the inlet known as Ormos Vathy at the north edge of the modern city of Preveza. The city occupies an area of approximately 375 acres. Monumenti: monument of Augustus, theatre, Odeum, Ninfeo, terme nord, basilica.

Epiro (nord - ovest, sul mare):

* Zagoria: paesaggi intatti, forte identità regionale (Mer). Zagòri (termine slavo che significa “dietro ai monti”) si trova tra Ioannina, Métsovo e Kònitsa. Formato da quarantasei paesini di case di pietra grigia sparsi sulle colline calcaree ai piedi del Pindo settentrionale formano un’unità geografica e culturale chiamata Zagorochoria (paesi di Zagoria). Sono abitati dai pastori che nei mesi invernali diventano artigiani e soprattutto scultori del legno. Chi ama le escursioni a piedi può partire da Monodendri (tra i villaggi meglio conservati) per attraversare le spettacolari Gole di Vikos (presente nel Guinness dei Primati in quanto nel suo punto più stretto misura 1100 metri e presenta una profondità di oltre 900 metri; è seconda al mondo solo al Grand Canyon del Colorado) nel Parco Nazionale di Vokos - Aoos fino alle sorgenti del Voidomatis (5 ore di cammino). Sul versante occidentale delle gole si trova Monodendri: proprio sul margine del grande canyon, le mura dell’antico eremitaggio si affacciano sul vuoto e un sentiero a mezza costa conduce alle caverne dove per secoli i monaci cercarono la pace e la quiete dalle cose del mondo. Poco a nord di Monodendri si trova Oxia, probabilmente il punto da cui il panorama su Vikos è più impressionante;
* Dintorni di Ioannina: altre zone di grande tradizione e bei paesaggi montani, come Kònitsa - Mastorochòria, Tzoumerka - Katsanochoria, Pogoni, Métsovo;
* Teatro di Dodoni (21 km da Ioannina): si trova in una tranquilla valle verde e con i suoi 17.000 posti è uno dei più grandi della Grecia ed è tuttora funzionante (in luglio e agosto si svolge il Festival del Teatro Antico). Vi si trovava l’oracolo più antico della Grecia, risalente all’inizio del II millennio e dedicato ad una sconosciuta divinità ctonia fino a quando, nel XIII secolo a.C. non fu soppiantata da Zeus, che parlava agli umani scuotendo le frasche una quercia sacra. Del tempio, edificato tra VI e V secolo a.C. restano poche tracce e nessuna dell’oracolo precedente, mentre rimangono le rovine del teatro edificato da Pirro, re dell’Epiro, accanto alle fondazioni del bouleterion (edificio del consiglio cittadino) e di un santuario dedicato ad Afrodite. Sulle fondamenta del Tempio di Ercole sono visibili i resti di una chiesa bizantina;
* Necromanteion (vicino Efyra): uno dei più piccoli ma insoliti siti archeologici della Grecia;
* Ioannina: capitale dell’Epiro, sede delle scorrerie del tiranno Ali Pascià (1788 - 1822) e pittoresca nella parte vecchia cinta di mura, oltre ai caratteristici vicoli e a un interessante Museo Archeologico, offre la possibilità di una pausa ristoratrice sull’isola al centro del lago Pamvotis ed è punto di partenza per trekking nei vicini parchi nazionali.
* San Demetrios (Kipseli).

Tessaglia (centro - nord, vicino l’Epiro):

* Monasteri delle Meteore: qui si sente la forza della natura e il senso di imponenza che le enormi rocce a strapiombo sanno trasmettere a chi le osserva ha fatto sì che le Meteore diventassero - a partire dal 950 d.C. - sede di una delle più estese città monastiche (in realtà composta da monasteri del tutto indipendenti tra loro) che la storia ricordi. Oggi che le scale scavate nella roccia hanno sostituito quelle in corda e che le reti per issare i monaci sono solo un ricordo, restano attivi (e visitabili, con i loro affreschi, i loro tesori e le loro icone) soltanto alcuni dei monasteri un tempo esistenti, mentre la maggior parte è andata completamente perduta. Il Monastero di Varlaam, quello della Trasfigurazione, il Monastero di Rousanou, quello della S. Trinità, quello di S. Stefano e quello di S. Nicola Anapafsa sapranno ripagare i visitatori della fatica necessaria alla visita.
* Delfi: è uno dei luoghi più affascinanti di tutta la Grecia e trovarsi nell’ombelico del mondo (questo era Delfi per gli antichi) e tra le mura dove l’oracolo più famoso dell’epoca classica parlava per bocca della Pizia suscita sempre una certa emozione. Il sito archeologico, riportato alla luce a partire dal 1892, è dominato dal Tempio dorico di Apollo, dal teatro dove si svolgevano le “Feste Delfiche” e dallo stadio dove ogni quattro anni l’Anfizione Delfica, formata dai delegati delle 12 tribù greche, organizzava le Pitiche, gare atletiche in onore del dio. Tra templi, santuari e uno sguardo alla Fonte Castalia, dove la Pizia si purificava prima dei vaticini, merita attenzione anche il museo che custodisce la famosa statua bronzea dell’Auriga, una copia romana dell’omphalos (la pietra sacra che costituiva l’ombelico della Terra, gettata da Zeus nel punto esatto in cui due aquile, lasciate libere di volare da est e da ovest, si incontrarono) e preziosi ex voto datati dal VII secolo a.C. all’età romana.

Attica (regione intorno ad Atene):

* Monastero di Dafnì (vicino Atene, a 9 km): monumento bizantino più importante dell’Attica. Abbina in maniera unica l’antica mitologia, il periodo classico e la storia bizantina della città. Il monastero è considerato il monumento bizantino più importante tra quelli situati nei pressi di Atene e i suoi mosaici sono considerati capolavori dell’epoca d’oro dell’arte bizantina;
* Monastero di Ossios Loukas (vicino Stiri, sulle pendici occidentali del Monte Elicona): uno dei più famosi monasteri bizantini, fondato in un luogo incantevole dal veneratissimo monaco - santo e profeta (San Luca lo Stiriota) nel 946 d.C.. La Via Sacra scende verso il monastero: due grandi chiese interamente ricoperte di affreschi e mosaici dal 1000 in poi, la cripta, il refettorio, la torre e le celle dei frati. Bellissimi mosaici (XI secolo), caratteristici dell’ultimo momento di splendore dell’arte bizantina; Theotokos (Chiesa della Vergine) del X secolo;
* Galaxidi: forse la più bella cittadina della costa vicino Delfi;
* Capo Sounio (vicino Atene): il Santuario del Sunion (dove si trova anche il famoso Tempio di Poseidone) è uno dei più importanti luoghi di culto dell’Attica e la sua straordinaria posizione (Capo Sunion - Capo Sunio) lo rende una delle bellezze più affascinanti della Grecia. Il sito archeologico (tel. 22920-39363) è aperto dalle 10 al calar del sole. Ingresso 4 € (BE 2008).

Peloponneso (sud):

* Tempio di Apollo Epicuro (Vasses), nei pressi di Andritsena (14 km a sud - est). Elegante tempio, il più isolato di tutti i santuari dell’antichità e uno dei meglio conservati della Grecia. Costruito da uno degli architetti del Partenone;
* Gole del Vouraikos (vicino Diakoftò): spettacolari gole percorribili con un treno a cremagliera in un’ora (5,16 € a/r - 2002);
* Gola del Lousios: un angolo magico, una delle più impressionanti e spettacolari della Grecia, lunga appena 5 km e profonda nel punto più stretto quasi 300 metri. Sulle sue ripide sponde sorgono monasteri e chiese medievali e sulle sue rive orientali pittoresche cittadine;
* Gola di Anacolo: luogo di eccezionale bellezza naturale, verso il quale conduce una strada sterrata, ben percorribile. Il cammino attraverso la gola offre esperienze irripetibili. Gli escursionisti, durante il tragitto a piedi, potranno incontrare sorgenti, una cascata naturale, leghetti, vasche (loumpes), torrenti, formazioni rocciose. Dei sentieri collegano vari punti del percorso con monasteri, chiese e sorgenti. All’ottavo km della gola, a quota 750, attende la medievale Koumousta, dove si stabilirono molti bizantini di Mystras quando questa fu occupata dai turchi. L’abitato conserva la sua fisionomia originale, che è sottolineata dalle tradizionali costruzioni, la piazza con le fontane di marmo e le cinque chiese bizantine;
* Spileon Direu: sono ritenute tra le grotte lacustri più belle del mondo. La visita si effettua su piccole barche abilmente condotte in un impressionante dedalo di cunicoli, a volte anche molto stretti e bassi, che si sviluppano per quasi due chilometri (MT);
* Vathia: è certamente il più scenografico tra i villaggi di case - torri in pietra; arroccato in posizione imprendibile sopra un arido cucuzzolo dove svettano le case turrite strette le une alle altre a formare una sorta di unica grande fortificazione (MT);
* Karitena (Karitaina, vicino Andritsena): grazie alla sua struttura medievale è definita la Toledo di Grecia. Dominata dal Castello duecentesco, ha affreschi all’interno della Chiesa del XIII secolo. In mezzo ai monti dell’Arcadia, le belle gole dell’Alfeo fungono da “scenografica introduzione” al borgo, sul quale, dal 1254 presidia, da una posizione davvero imprendibile, il castello franco. Anche se solo le mura si sono conservate (degli edifici rimangono solo rovine, mentre si può accedere alle cisterne sotterranee), questo è il documento più eloquente della signoria di una delle famiglie feudali più potenti del principato di Morea e offre dalla sommità una vista incomparabile.
* Scogliere del Mani (sud Peloponneso), con Capo Tenaro, l’antica bocca dell’Ade (Mer);
* Olimpia: sono uno dei siti archeologici più suggestivi dell’antica Grecia. Si consiglia di visitarli sia all’alba, all’apertura dei cancelli, che in prossimità dell’ora di chiusura, godendo così sia delle condizioni di luce “estrema” e soprattutto di evitare il consistente flusso turistico organizzato. Nel museo si trovano capolavori assoluti della storia dell’arte, come la Nike di Paionios, l’Ermes di Prassitele e la ricostruzione dei frontoni del tempio di Zeus (IeL). Secondo il mito, i Giochi Olimpici sarebbero stati inventati dagli Dei: Zeus sconfiggendo Cronos nella lotta, Apollo battendo Ares sul ring ed Ermes nella corsa ed Eracle ideando le prima gare di atletica e dando inizio all’usanza di incoronare il vincitore;
* Orhomenos: vicino al paesino, teatro in splendida posizione, ben conservato ed in perfetta solitudine (IeL);
* Stemnitza: vicino al paesino, Monastero di San Giovanni Crisostomo, indicato come Prodromou. Una delle visioni più spettacolari che si possano immaginare: l’antico monastero, fondato nel 1176, appare miracolosamente ancorato sotto un’impressionante parete, sospeso nella sua dimensione mistica (IeL);
* Platiana: vicino al paesino, antica Epi, di cui rimane una grande acropoli fortificata risalente al XIII secolo a.C.. I resti si raggiungono seguendo una spettacolare stradina che s’arrampica per 5 km sulla montagna. La città si trovava in una posizione fantastica, distesa su più terrazze dalle quali si domina a 360° un territorio immenso che va dal mare al cuore del Peloponneso (IeL);
* Epidauro: famosa nell’antichità per il suo santuario, dove nel nome del dio Asclepio si curavano gli infermi col veleno dei serpenti, con la terapia del sonno, con le erbe officinali e con la chirurgia, oggi lo è per il suo splendido teatro, datato al III secolo, capace di 14.000 posti e dotato della più straordinaria acustica del mondo antico. I resti del santuario comprendono la foresteria per i pellegrini, lo stadio, le fondamenta del Tempio di Asclepio e l’abaton dove i pazienti erano visitati in sogno da “visioni” terapeutiche. Il vicino santuario degli dei egizi suggerisce un originario collegamento del culto di Asclepio con analoghi culti provenienti dalla regione del Nilo (8 - 19).
* Micene: una visita a Micene è un concentrato di storia e mito e visitare le tombe degli Atridi o attraversare le stanze dove Agamennone fu assassinato o dove Oreste uccise la madre, risveglia una certa emozione. Centro - dal 1600 al 1200 a.C. circa - della civiltà che da qui prende il nome, la città fu abitata fin dalla Preistoria e il mistero della sua fine è di quelli sui quali gli archeologi non sono riusciti a far luce. Al sito archeologico si accede attraverso la Porta dei Leoni, che conduce alle Tombe del circolo A, dove Schliemann, nel 1876, trovà la cosiddetta Maschera di Agamennone, in realtà appartenuta a un sovrano vissuto circa 300 anni prima del re omerico. Grandi suggestioni offrono poi il Palazzo di Agamennone, il Tesoro di Atreo con il soffitto a lastre aggettanti e le tombe di Egisto e Clitennestra (aperto dalle 7:30 al tramonto; meglio arrivarci sul tardi perchè è una delle mete più gettonate dai viaggi organizzati).
* Megalopolis;
* Mystras: città morta di epoca bizantina con fortificazioni, chiese, regge, palazzi, case. L’intera città è un museo all’aperto. Orario estivo: 8 - 19;
* Monemvassia: bellissimo paesino con cittadella fortificata sul mare, vecchie ville, strette strade di pietra, chiese bizantine. Imponente sperone di roccia a pochi metri dalla costa greca (cui è collegato da una strada sopraelevata), staccatasi dalla terraferma a seguito di un sisma nel 375 d.C., la rupe oggi ospita il borgo con stretti vicoli fioriti e disseminato di belle chiese, sormontato dall’imponente fortezza dalla quale si può osservare un romantico paesaggio di edifici in rovina. Taverne caratteristiche e botteghe artigianali completano il quadro;
* Pylos: uno dei più pittoreschi borghi del Peloponneso, con il suo immenso porto naturale chiuso dall'isolotto di Sfaktiria, due bellissimi castelli e le colline ricoperte di pini (VdR);
* Corinto: il fascino dello stretto che collega Ionio ed Egeo è di quelli cui non si sfugge facilmente. Ma Corinto, in età classica fiorente centro commerciale, distrutta e ricostruita dai romani e famosa per i vani tentativi di San Paolo di distogliere i suoi abitanti dal meretricio che si svolgeva nel locale Tempio di Afrodite, ha molto altro da offrire. Concentrato, per lo più, a Corinto antica e sull’Acrocorinto, visto che la città moderna è il risultato delle ricostruzioni pressochè complete effettuate dopo i sismi del 1858 e 1928, cui seguirono forti danneggiamenti nel 1981. A Corinto antica meritano una sosta il Tempio di Apollo (V secolo a.C.), l’Agorà, la stoà e la leggendaria Fonte di Pirene. Ad Acrocorinto, sede nell’antichità dell’acropoli cittadina e trasformata in una fortezza più volte rimaneggiata prima dai franchi, quindi dai bizantini e infine dai veneziani, spiccano i resti del famoso santuario di Afrodite. Il luogo ha qualcosa di magico: si cammina tra rovine di ogni epoca, tra resti di moschee, templi greci, mura possenti, godendo ad ogni passo di una vista strepitosa sul mare e su tutta la regione della Corinzia;
* Nauplia: tre fortezze per una sola città; questo basi a rendere ragione della posizione strategica in cui sorge Nauplia, uno dei porti più importanti della Grecia e capitale del Paese subito dopo l’indipendenza. Splendida nel suo centro storico con residenze nobiliari in stile veneziano, ha i suoi punti di maggior interesse nella Fortezza di Palamìdi con le sue tre roccaforti veneziane, che la domina da uno sperone di roccia offrendo un panorama eccezionale, nella più antica Fortezza di Akronafplia, oggi destinata ad albergo e nella piccola Fortezza di Bourtzi, su un’isoletta a 500 metri dalla costa;
* Aghia Trias (vicino Nauplia): paesino dove si trova la chiesa della Panaghia, considerata la più bella chiesa bizantina dell’Argolide. Costruita nella seconda metà del XII secolo, presenta infatti all’esterno decorazioni che ricordano le scritture cufiche arabe ed è ornata con piatti di ceramica provenienti da Rodi;
* Nemea: sede nell’antichità, assieme a Olimpia, Delfi e Isthmia, dei giochi panellenici. Da “scoprire” i suoi ingiustamente poco visitati scavi (8 - 19) che comprendono un magnifico stadio, i resti di un ginnasio romano e di una palestra, nonchè le colonne di un tempio di Zeus del IV secolo a.C. apprezzatissimo dai pittori dell’Ottocento per il suo aspetto romantico;
* Tirinto: città fortificata, una delle più importanti dell’epoca micenea. Guardando le mura che circondano Tirinto si capisce perchè nell’antichità si narrasse che fossero stati i Ciclopi a costruirle: sono effettivamente “ciclopiche” e costituiscono, assieme ai corridoi con le volte di pietra, uno dei punti di maggior interesse della visita (8:30 - 19);
* Messene;
* Penisola della Messenia: chiesa della Trasfigurazione di Cristo e acquedotto a Pilos, fortezza, Porta de Mar e torre di Bourzi di Methoni, paesino di Koroni.

Gola del Lousios: un angolo magico, una delle più impressionanti e spettacolari della Grecia, lunga appena 5 km e profonda nel punto più stretto quasi 300 metri. Sulle sue ripide sponde sorgono monasteri e chiese medievali e sulle sue rive orientali pittoresche cittadine.

Vergina (Macedonia): tombe reali macedoni. Il corredo è ricchissimo, sontuoso per bellezza, valore dei pezzi (quasi tutti d’oro) e finezza di lavorazione.

Spiagge:

* Voïdokiliá: vicino Pilos, penisola della Messenia (BE);
* Penisola del Pelio: nella Grecia Centrale, è la tappa più bella. La costa orientale è inaccessibile, le alte scogliere precipitano in mare in modo spettacolare. Ad occidente, invece, si affaccia un tranquillo mare con spiagge e boschetti di olivi selvatici e ippocastani, i villaggi sono fatti di case bianchissime in muratura e legno, con balconi sporgenti e tetti di ardesia (VdR);
* Capo Sounio: bella, anche se piccola, spiaggia di Voula; Vouliagmeni: località balneare raffinata con un grazioso porticciolo; baia di Varkiza: acque cristalline; spiaggia di Skinias (Schinià, vicino Maratona), orlata da una verdissima pineta: litorale più bello della zona, si trova in una zona di straordinaria bellezza naturale;
* Sporadi: isole di Skopelos e Skiathos;
* Isola di Elafonissi: stupende insenature; è una delle mete preferite dai greci che la paragonano ai paradisi dei Mari del Sud e si raggiunge con il servizio di caicchi da Neapoli;
* Messenia: è il mare più bello della regione, terra di verdi pianure e dolci colline ricoperte di vigne e frutteti con le spiagge più incontaminate della Grecia, incorniciate dalla catena del Taigeto (VdR);
* Epiro: Zavia (a sud di Sìvota - IeL); Baia di Karavostasi (vicino Perdika - IeL); Mega Ammos (vicino Sivota - Mer); Mikri Ammos (vicino Sivota - Mer); Ag. Paraskevi (vicino Perdika); Karavostasi (vicino Perdika); Vrachos (vicino Loutsa); Ligia (vicino Vrachos); Artolithia (vicino Riza); Parga: è una delle località più belle e famose della costa ionica. Vi si trovano diverse belle spiagge, sia in città sia nelle vicinanze. Antico porticciolo di pescatori sulla costa d’Epiro dominato da una fortezza veneziana del XVI secolo;
* Isola di Eubea: spiaggia di Stomio, un chilometro e mezzo di sabbia nei pressi di Kimi, lungo il litorale di sud - est, dove le acque dolci di un fiume si mescolano con quelle salmastre dell’Egeo;
* Isola di Spetses (vicino Portoheli, zona Nauplia): bella e molto verde, ha un capoluogo molto suggestivo, con le tipiche viuzze dalle case bianche colorate dalle cascate di bounganville, molti locali e negozietti. Off limits per le auto. Le spiagge più belle sono quelle della parte sud dell’isola (Aghia Paraskevi, Agio Anargyri);
* Cala di Milopotamos (Pilio): belle insenature ghiaiose;
* Isola di Lefkada: spiagge bianche e isolotti verdissimi. Nidri (spiagge lunghe e bianche), isolotto di Meganissi (spiagge sabbiose e deserte); Egremini e Porto Katsiki (splendide strisce di sabbia bianchissima), Mulini (spiaggia deserta ai confini della laguna), le spiagge migliori sono situate sulla costa occidentale (BE).

Strade:

* da Myli a Leonidio (vicino Nauplio): è la strada più bella da percorrere per andare al mare; costiera che corre verso sud dalla graziosa Myli a Leonìdio passando per Astros, famosa per le sue dalie e le sue rose, tra minuscoli villaggi e baie sassose (VdR);
* da Tripi a Mani: uno dei percorsi più belli incontrati in tutto il viaggio. Dopo il paese di Tripi, la strada s'inerpica contorcendosi in una serie di stretti tornanti che ci portano velocemente in quota per addentrarsi in seguito in una selvaggia gola molto spettacolare, qui il nastro d'asfalto procede direttamente intagliato nella roccia che in alcuni tratti si protende con enormi cenge a formare delle suggestive gallerie naturali. Salendo il paesaggio si apre diventando tipicamente montano. Superato il Passo di Langadha, iniziamo la discesa attraverso la folta vegetazione, ma l'emozione non è ancora finita. Quando ormai pensavamo di aver oltrepassato la barriera del Taigetos ecco comparire un altro canione piuttosto lungo e ancora una volta ci troviamo a viaggiare stretti tra pareti incombenti per poi tornare a salire tortuosamente superando finalmente l'ultimo baluardo roccioso prima di avvistare il mare. Siamo giunti sulla costa occidentale della penisola di Mani percorsa per tutta la sua lunghezza da una vera e propria cornice panoramica stretta fra il mare e le propaggini del Taigetos su cui viaggiamo godendoci un continuo susseguirsi di vedute panoramiche sul litorale frastagliato e attraversando graziose località che non conoscono l'affollamento turistico (MT);
* da Vathia all'estrema punta meridionale della penisola di Mani: è a dir poco spettacolare e da sola varrebbe un viaggio fin quaggiù. Procedendo costantemente a strapiombo sulla costa, offre delle immagini veramente emozionanti che con un solo colpo d'occhio abbracciano desolati rilievi e baie da sogno come quella di Paliros o quella ancora più isolata e suggestiva nascosta al termine della strada: è Porto Kagio, la piccola perla del Mesa Mani dove l'acqua di un blu profondo risalta sullo sfondo aspro e arido delle montagne circostanti creando un bellissimo contrasto cromatico (MT);
* Gole di Vyros: raggiungibili da Kardamili seguendo la strada che sale nell'entroterra fino al paesino di Kato Chora dove, nei pressi di una minuscola chiesa, inizia la strerrata che in un paio d'ore di cammino conduce all'interno delle gole (MT).

Mangiare:

Kefalari: I Spilia, statale Argos - Tripoli (Peloponneso). Vicino ai resti dell’antica Argo, di Nemea, di Micene e di Nafplio, la “Caverna” ristora il viandante con piatti di stampo argolico (Mer).

Capo Sounio:

* Caffè - ristorante, all’entrata del sito archeologico: non ha nome, ma è facilmente identificabile: offre piatti tradizionali a prezzi modici. Si mangia sotto una veranda con vista. Conto medio: 12 € (BE 2008);
* Taverna Akroghiali, spiaggia di Capo Sounio: deliziosa taverna storica, ha aperto i battenti nel 1887 e ha avuto ospiti come Jackie Kennedy e Sophia Loren. Proprio sotto al tempio, offre un menu tradizionale: pesce fresco, insalata e moussaka. Conto medio: 15 € (BE 2008).

Zagorochoria:

* Kipos, Karaiskaki, 20 (Ioannina): ambiente tipico da taverna greca. I piatti sono molto buoni, specie le carni arricchite con spezie e erbe (VdR);
* To Manteio, piazza Neo Martiros Georgiou (Ioannina): piacevole taverna, dove nel periodo estivo si può mangiare all’aperto e al fresco sulla terrazza ricoperta di viti. Cucina tradizionale e specialità alla griglia (VdR);
* Gastra, Kostaki 16A (Ioannina). Nel centro storico, ottime specialità regionali (Mer);
* Katerina’s Art a Monodendri, vicino alla Gola di Vikos: molto caratteristico, questo ristorantino è il tipico locale che si trova nella zona di Zagorochoria. É ospitato in una casa tradizionale e arredato come una baita di montagna. Le sue specialità sono la cacciagione e le pite (focacce di verdure e di formaggio) (VdR).

Sparta: Diethnes, Paleologou, 105. Uno dei migliori ristoranti di Sparta, con specialità locali e prezzi contenuti (VdR).

Olimpia: Ambrosia, accanto alla stazione dei treni in una strada senza numero civico. Offre una gustosa cucina greca a base di carni (abbacchio, coniglio, manzo) cucinati con verdure e conditi con i tipici ingredienti mediterranei; anche grigliate di carne. Prezzi molto accessibili (VdR).

Piatti tradizionali e dizionario eno-gastronomico:

* Piatti tipici - mezedes: spuntini di carne e pesce come antipasto o sostitutivi del pasto; souvlaki: spiedini di carne (agnello oppure maiale, capra, pollo); bogana: pepato agnellino con pomodoro, lasciato per ore in un forno a legna tappato ermeticamente con l’argilla; moussaka: sformato di melanzane e carne; loukaniko: salsiccia con i porri; gardoumba: spiedone di carni e interiora avvolte nel budellino; katoiki: capretto cucinato con limone e origano (tipico sulle montagne del Peloponneso del nord); kokoretzi: interiora d’agnello ripiene; pichti: gelatina di tagli misti di maiale; souzoukakia: palline di carne con salsa di pomodoro e aglio; alevropita: focaccia al formaggio; hortopita: tortine di verdura; kolokithokeftedes: polpettine di formaggio e verdure; keftedes: polpette fritte di carne insaporite da cumino e coriandolo; yaprakia: involtini di verza o di vite nel cui ripieno prevalgono le erbe selvatiche e gli aromi; papoutsaki: melanzana aperta a barca e farcita con pomodoro, cipolla e cannella e passata al forno; kektedes: polpettine di pomodoro; horiatiki: insalata greca con formaggio feta, cipolle, olive, pomodori e cetrioli; feta, metsòvo, kefalotyri: tipici formaggi greci; hórta: mix di ortaggi selvatici al vapore con limone; tzatziki: salsa cremosa a base di yogurt con cetrioli, aglio, menta, olio d’olivo e aceto; skordalia: crema di aglio e patate lavorata con brodo di pollo, olio e limone, servita come antipasto da spalmare sul pane oppure con pesce alla griglia o calamari fritti; taramosalata: famosa crema rosa - aranciato a base di uova di cefalo, amalgamate con pane ammorbidito nell’acqua, olio e limone; ayioritikp kerasma: frutta sciroppata al cucchiaio; giaoùrti kai méli: yogurt con miele che viene servito anche nelle latterie specializzate;
* Vocaboli utili - garídhes: gamberetti; kalamária: calamari; glóssa: sogliola; karavídhes: granchio; marídhes: bianchetti; mydhia: cozze; okthapódi: polpo; sardhélles: sardine; tsipoúra: orata; xifías: pesce spada; arni: agnello; kotopoulo: pollo; patátes: patate; mávro krasí: vino bianco; retsina: tipico vino resinato; ouzo: liquore d’anice; tsipouro: grappa locale (Tessaglia);
* Locali - psarotaverne: taverne dove servono frutti di mare, calamari, polpi, ecc; psistaries: rosticcerie dove servono carne d’agnello, maiale, capra e pollo; ouzeri: taverna dove si spiluccano aperitivi bevendo l’ouzo.

Dormire:

Konitsa: Hotel Bourazani, lungo il tragitto verso Kastorià. Vera e propria baita di montagna a due passi dal parco naturale di Bourazani. Dispone anche di un ottimo ristorante.

Kardamili: Hotel Kalamitsi, appena fuori dalla cittadina in direzione di Areopoli. Particolarmente caratteristico, dispone di appartamenti e bungalow costruiti in antiche abitazioni in pietra ristrutturate e molto confortevoli immersi fra gli ulivi. Mare limpido nella vicina caletta privata (MT);

Githio: Hotel Zeus, situato in posizione panoramica sul litorale vicino alla bella spiaggia di Mavrovouni, offre oltre alle comuni stanza anche dei miniappartamentoi dotati di angolo cucina (MT);

Zagorochoria (vi si trovano molte paradosiakà spitia, ossia case tradizionali greche molto suggestive ed accoglienti):

* Pensione Selini, a Vitsa;
* Hotel To Monodendri, a Monodendri;
* Albergo Dias, a Papingo.

Acquisti:

Cosa comprare: tappeti di lana, icone, centrini, ceramiche dipinte a mano, spugne, tracolle di corda o lana, sandali e accessori in cuoio e pelle, retsina, ouzo, koboloi (passatempi simili a rosari), tsarouchi (scarpe tradizionali); flotakis (tappeti di lana tessuti a mano; i migliori tradizionali vengono da Arnea, nella Calcidica).

Atene:

* Plaka: botteghe che formano un unico gran bazar turistico;
* Negozi dei musei (Benaki, Museo Nazionale Archeologico, ecc): belle copie di gioielli antichi ellenici in oro;
* Organismos Ethnikos Pronoias: bazar dell’associazione omonima, con artigianato tradizionale;
* Kentro Ellenikis Paradosis, odos Mitropoleos, 59: artigianato di qualità di quest’associazione che tutela le tradizioni elleniche;
* Piazza Monastiraki: mercatino delle pulci che si tiene la domenica mattina, tra le vie Pandrossou e Ifestou. C’è veramente di tutto, dai mobili agli strumenti musicali. Ifestou è anche la via degli artigiani che lavorano il rame e il ferro battuto.

Convento di Aghia Moni (circa 2 chilometri prima di Nauplia): risalente al XII secolo, le monache vendono piacevoli oggetti d’artigianato. Dotato di una bella chiesa bizantina, racchiude nel giardino la mitica fonte Canathos, grazie alla quale la dea Hera ritrovava ogni anno la sua verginità.

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