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 Letture consigliate

In questa pagina ho scritto una serie di considerazioni su libri che riguardano più o meno direttamente la Grecia ed i Balcani. Quest’anno ho aggiunto anche una sezione dedicata ai film.
Questa recensione non vuole avere il carattere bibliografico nè tanto meno ha la pretesa di essere esaustiva, ma è soltanto l’elenco dei libri che ho letto a riguardo, con il mio commento, quindi è tutto molto soggettivo, ma l’idea è comunque di dare delle indicazioni utili.
Ho inserito anche un breve giudizio sulle guide turistiche e le cartine stradali che ho utilizzato / utilizzerò durante il viaggio.

N.B. i libri sono commentati in ordine di preferenza, e la scala di valore è data con i simboli : da un massimo di 5 a un minimo di 1. La “lode”, invece, è indicata con il simbolo .

I  libri recensiti possono suddividersi essenzialmente in tre categorie, più le voci a sè stanti della cartografia e della filmografia:

Narrativa

Guide turistiche

Altri libri: non sono strettamente correlati alle zone attraversate, ma sono sicuramente interessanti per un viaggio in Grecia e nei Balcani

Cartografia

Filmografia

 Narrativa

“Il Colosso di Marussi”

di Henry Miller, 214 pp., ed. Feltrinelli 2007, € 8,00

 

Questo libro, trovato per puro caso quando ancora non era deciso che saremmo andati in Grecia, l’ho interpretato come un segno del destino. Amo Miller, il suo stile e soprattutto quello che scrive. Questo volume non fa eccezione e descrive in prima persona le sensazioni, sia vissute che ispirate, provate durante il suo viaggio in Grecia. Il contesto storico è particolare e (spero) unico: è il 1939 e quando Miller approda in Grecia, l’Europa sta per entrare e poi entra ufficialmente nell’atroce carneficina della Seconda Guerra Mondiale. Oltre a ciò, Miller ha coscienza di aver lasciato definitivamente l’amata Parigi e tanto per cambiare non ha chiaro il suo futuro, ma ecco che trova una nuova Patria, stavolta però non fisica nè concreta, ma dell’anima, salvifica.
In una delle ultime pagine annota:
“A chi pensa che la Grecia oggi sia un paese senza importanza voglio dire che non potrebbe commettere errore più grande. Oggi come un tempo la Grecia è della massima importanza per chiunque cerchi di trovare sè stesso. La mia non è un’esperienza isolata. [...] Può sembrare poco importante economicamente, ma spiritualmente la Grecia è ancora la madre delle nazioni, la sorgente della saggezza e dell’ispirazione.”
Il libro descrive, con lo stile immaginifico e visionario Milleriano, ma spesso anche assai concreto e analitico, i paesaggi ma soprattutto alcuni siti archeologici, autentiche finestre sul passato, tunnel temporali sfocianti direttamente nell’era mitica degli Dei e del loro Olimpo da dove regolavano la vita degli uomini secondo ritmi e regole più giuste, paradossalmente più umane; dove l’anima aveva il giusto peso e valore e la Natura e le sue infinite manifestazioni era ancora la vera Dea da adorare e non una risorsa da sfruttare. E lo stesso si potrebbe dire degli uomini.
Probabilmente Miller “mitizza” un po’, è un entusiasta e posso immaginare che anche nell’epoca più fiorente della filosofia e della cultura greca non fosse tutto rose e fiori, ma il punto vero è che quei luoghi sono riusciti a trasmettere delle sensazioni, dei messaggi, delle immagini e questa è l’eredità più meravigliosa che si possa ricevere da un sito archeologico, testimonianza diretta dei nostri antenati e della loro cultura.
Per concludere, il libro è assolutamente consigliato, se non altro per avere un’altra chiave di lettura della Grecia, diversa dalle guide turistiche, del tutto simili ad elenchi telefonici di musei, città e spiagge.

Viaggio ai confini dell’Occidente”

In moto sulle strade dell’Albania
di Maurizio Crema, 120 pp., ed. Ediciclo 2005, € 12,00

 

Simpatico libriccino sul viaggio nato dalla curiosità di questo giornalista verso il “pianeta misterioso” Albania.
Crema ha percorso l’intero Paese da Nord a Sud e descrive molti posti. Non è ovviamente una guida turistica, ma offre spunti interessanti ed episodi divertenti. Include alcune fotografie scattate dall’autore.
Da leggere se avete intenzione di andare in Albania con un vostro mezzo.

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 Guide turistiche

“Grecia”

400 pp., ed. National Geographic 2007 € 9,95

 

Personalmente non amo le guide fotografiche, che basano il loro contenuto su immagini più o meno accattivanti e che spesso nascondono carenze di contenuti e stile. Questa invece, secondo me, è una guida fotografica davvero ben fatta. I luoghi elencati sono molti e le descrizioni sono succinte, ma non superficiali. Vengono descritte un buon numero di località, accompagnate da fotografie degne della fama del National Geographic, ossia spettacolari.
Inoltre sono presenti numerose cartine delle regioni greche con le segnalazioni dei siti di particolare interesse, oltre alle mappe di diverse città, luoghi interessanti ed itinerari da percorrere con un mezzo proprio.
Le informazioni pratiche non sono numerose come nelle guide della Lonely Planet, ma sembrano sufficienti.

“Grecia”

204 pp., collana Meridiani, ed. Domus 2001, € 6,20

 

Meridiani è un mensile di qualità eccellente, con articoli e foto di alto livello. Gli aspetti indagati delle zone trattate sono sempre a 360 gradi e vanno dalla cultura ai divertimenti, dalla natura all’attualità. Secondo me è sufficiente per organizzare un viaggio con l’integrazione di Internet e, con i soldi risparmiati rispetto ad una guida, si possono comprare le mappe mancanti sul posto, guadagnando in souvenir e in accuratezza.

“Grecia Continentale”

Atene e il Peloponneso, Epiro, Tessaglia e Macedonia
200 pp., ed. Touring Club Italiano 2003 € 0,00 (regalo di Panorama)

 

Trattandosi di una guida allegata alla rivista Panorama, è un condensato della “vera” guida del TCI. Come tutte le guide del Touring, è curata nei contenuti storico - artistici, ma praticamente priva di informazioni pratiche. Pur trattandosi di una versione ridotta, riporta un buon numero di località con itinerari consigliati e le ben note cartine del Touring, a mio avviso finora ineguagliate in quanto a chiarezza e leggibilità dalle varie, tante altre guide turistiche.

“Grecia - Le isole”

Mikonos, Santorini, Corfù, Skiathos, Rodi e Creta
176 pp., ed. Touring Club Italiano 2003 € 0,00 (regalo di Panorama)

 

Trattandosi di una guida allegata alla rivista Panorama, è un condensato della “vera” guida del TCI. Come tutte le guide del Touring, è curata nei contenuti storico - artistici, ma praticamente priva di informazioni pratiche. Pur trattandosi di una versione ridotta, riporta un buon numero di località con itinerari consigliati e le ben note cartine del Touring, a mio avviso finora ineguagliate in quanto a chiarezza e leggibilità dalle varie, tante altre guide turistiche.

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 Altri libri

Non sono strettamente correlati alle zone attraversate, ma sono sicuramente interessanti per un viaggio in Grecia e nei Balcani.

“Le nozze di Cadmo e Armonia”

di Roberto Calasso, 490 pp., ed. Adelphi 2007 € 13,00

 

Opera monumentale sulla mitologia greca che abbraccia anche il mondo moderno. Calasso affronta l’antico per spiegare il moderno e (vivi)seziona il presente per rappresentare il Mito. In altre parole, il libro affronta molti dei concetti e degli aspetti attuali spiegandoli nei termini delle divinità greche, così come cerca di illustrare la vita ai tempi del Mito, nei termini della mitologia stessa.
Troviamo tutto e il contrario di tutto: la Vita, la Morte, l’Amore, la Lealtà, i Tradimenti, l’Eroismo.
Leggendo queste pagine si viene illuminati dalla certezza che il Mondo, almeno quello cosiddetto Occidentale, abbia iniziato il suo declino quando ha abbandonato l’Universo politeistico, smettendo di trattare la Natura con reverenza ed iniziando ad usarla a proprio uso e consumo. Quando l’uomo non ha più adorato il sole, la terra, l’acqua, le montagne, il fuoco, gli animali come unici e soli benefattori, come artefici della vita e della salvezza passando invece ad interpretare tutto ciò che lo circondava attraverso il concetto di un dio unico e solo, “deus ex machina” del mondo noto e ignoto, come nient’altro che una creazione di cui poter usufruire e disporre come par suo, ma con meno possibilità in quanto indifesa.
Le divinità greche erano molto lontane da quelle cristiane, ma è bellissimo trovare tanti riferimenti, certa simbologia ed alcune tradizioni che mostrano il legame su cui la “nuova” religione si è installata ed ha poi soppiantato la “vecchia”.
É difficile trattenere la nostalgia per un periodo così incredibile e meraviglioso, fatto di Oracoli, una Natura selvaggia, temuta, templi e città magnifiche.
Il libro non spende che poche parole, in modo peraltro accidentale, sui luoghi di Grecia dove sono ambientate le leggende narrate, ma è sicuramente consigliato a chi vuole (ri)entrare nella Mitologia greca per ammirare con più consapevolezza i tanti siti archeologici (non solo greci, visto che il raggio d’azione delle divinità greche spaziava in tutto il bacino del Mediterraneo ed oltre).

“L’universo, gli Dei, gli uomini”

di Jean - Pierre Vernant, 216 pp., ed. Einaudi 2000 € 9,80

 

L’autore precisa fin dall’introduzione che l’idea è nata dai racconti serali che faceva alla figlia per farla addormentare. E quindi perchè non raccontare il Mito, la Storia delle storie come se fosse un’avventura, coinvolgente e immaginifica?
L’obiettivo è centrato: Vernant racconta la storia di tutto fin dalle origini, la Creazione, la lotta tra le Divinità primordiali, l’emergere degli Dei olimpici, l’arrivo dell’Uomo.
C’è di tutto un po’ e forse il suo limite e al contempo il suo pregio è il “po’”: fa assaggiare e poi leva il piatto, lasciando la voglia di approfondire, andare oltre.
Come altri libri del genere, non è indispensabile per un viaggio in Grecia; ma per un viaggio nell’Uomo, nelle nostre origini e nella perduta Età dell’Oro che quel mondo ha partorito, sì.

“I tamburi della pioggia”

di Ismail Kadaré, 236 pp., ed. TEA Due 2008 € 9,00

 

Appassionante romanzo storico ambientato nell’Albania del 1400. Racconta, anche se in maniera indiretta, le gesta di Scanderberg, il cosiddetto “Garibaldi albanese” per via della strenua resistenza opposta contro l’impero più forte del mondo dell’epoca, quello Ottomano.
Dalle pagine emerge tutto l’orrore, l’insensatezza, la crudeltà della guerra, accompagnata da una ridda di analoghi sentimenti umani quali l’opportunismo, il cinismo ma anche l’ingenuo idealismo.
Il libro descrive uno dei tanti assalti portati dall’esercito turco - Golia - contro l’esigua popolazione albanese - Davide - per piegare la loro ribellione. É ovviamente possibile trovarvi tantissimi paralleli con i nostri giorni: l’ammirazione per i progressi della tecnologia (in questo caso i cannoni “mai costruiti prima così potenti”), poi la perfidia e l’inumanità delle armi chimiche (i topi infettati con la peste lanciati all’interno della cittadella presa d’assedio), la resistenza strenua di un piccolo popolo contro un grande invasore (gli Afghani contro il resto del mondo, a partire dall’800 in avanti, l’Iraq e così via), le ragioni economiche che sopravanzano tutti gli altri ragionamenti.
É quindi un libro che, purtroppo, resta sempre attuale e che, in più, toglie un velo sulle tradizioni e la Storia del popolo albanese ed introduce uno degli antichi eroi dell’odierna Albania.

Vergine giurata”

di Elvira Dones, 206 pp., ed. Feltrinelli 2007 € 14,00

 

Libro ben scritto e scorrevole che percorre attraverso la vita di Hana, la protagonista, buona parte degli ultimi anni dell’Albania, descrivendo anche le abitudini, la cultura, l’atmosfera e molte delle vicende che l’hanno sconvolta negli ultimi anni.
Molto interessante e consigliato per chi vuole conoscere più a fondo il Paese.

“La vecchia che ingannò la Morte”

Fiabe della tradizione albanese
di Francesca Lazzarato, 80 pp., ed. Mondadori 2004 € 8,50

 

Libriccino simpatico e ben fatto, con dei bei disegni a colori. Rispetto alle fiabe mongole, queste spesso sono più incentrate su comportamenti non proprio edificanti: furberie a volte anche truffaldine, pigrizia, sfacciataggini varie. Non mancano anche quelle classiche con il lupo laborioso ma un po’ tonto, la volpe furbastra e profittatrice, l’orco cattivo, le streghe dispettose e così via.
Chiudo come feci con le fiabe mongole: “un libro che dice relativamente poco dell’Albania, ma tanto degli albanesi”, anche se mi verrebbe da dire “speriamo di no!”, visto il tenore ed il contenuto di certe favole.

“Che cosa è l’Ortodossia?”

Breve spiegazione dell’essenza dell’Ortodossia e delle differenze fra le Chiese
di Pietro A. Botsis, 62 pp., ed. Atene € 5,00

 

Libriccino comprato in uno dei monasteri delle Meteore che descrive, da un punto di vista assolutamente parziale, le differenze tra la Chiesa Orientale e quella Cattolico-Romana. Gli eventi che hanno portato allo scisma, i punti di forza dei cristiano ortodossi e di conseguenza le debolezze degli occidentali.
A parte la faziosità del testo, rimane una lettura interessantissima che getta una luce su un mondo (almeno per me) semi-sconosciuto, obnubilato dall’onnipresenza papale e da un’informazione a senso unico: quello vaticano!
Da leggere per capire una parte della cultura orientale e vedere sotto una luce diversa il sistema religioso occidentale.

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 Cartografia

“Slovenija, Hrvatska, Bosna i Hercegovina, Srbija i Crna Gora, Makedonija, Shqipëria”

1:750.000
ed. Falk, € 7,50

 

Splendide cartine le Falk, purtroppo in Italia sono reperibili con una certa difficoltà. Buon dettaglio, grandissima chiarezza e leggibilità, ha anche le indicazioni delle strade panoramiche e dei luoghi interessanti, l’indice delle località e le piantine sommarie delle città principali. A voler cercare il pelo nell’uovo, l’indice delle località sarebbe più pratico in un volumetto attaccato alla copertina, invece di essere stampato sul retro della cartina, rendendone laboriosa la consultazione, ma è un dettaglio.

Greece

1:500.000
ed. Road Editions, € 9,50

 

É la versione greca del nostro Touring Club. La scala di questa cartina non è particolarmente dettagliata, ma è talmente grande (un lenzuolo!) che contiene più informazioni di altre cartine con scala più particolareggiata. Ha l’indice delle località, le indicazioni turistiche (strade e luoghi) ed è ben leggibile.
[dopo il viaggio posso confermare la grande precisione delle indicazioni riportate. Peccato per la scala, un po’ eccessiva per chi gira in modo autonomo; in ogni caso sul posto si trovano carte della Road Editions molto più dettagliate (1:250mila e oltre).]

Ionian Islands

1:150.000
ed. Road Editions, € 6,00

 

Comprata sul posto, è una cartina eccezionale: con il dettaglio sufficiente per chi viaggia con un mezzo proprio e con tante indicazioni turistiche sul retro. L’unico difetto è l’assenza dell’indice delle località.

“Slovenia, Croazia, Bosnia - Erzegovina, Iugoslavia, Macedonia”

1:800.000
ed. Touring Club Italiano 2003, € 7,00

 

Le cartine del Touring sono molto belle, dalla grafica chiara e leggibile e riportano le strade panoramiche ed i luoghi di interesse turistico. Per essere alla scala 1:800.000 sono anche abbastanza dettagliate, ma il limite di questa cartina è proprio la scala. Manca l’indice delle località e le varie indicazioni ormai abbastanza comuni su tante altre cartine.

Albania

1:300.000
ed. Studio F.M.B. Bologna, € 8,00

 

Nonostante la scarsa precisione in alcuni casi (leggi anche la recensione successiva), resta una delle poche cartine disponibili sull’Albania e quasi sicuramente quella con il dettaglio maggiore. Tra i pregi, come detto, il grande dettaglio, la chiarezza, l’indicazione delle località di interesse turistico e i percorsi panoramici. Tra i difetti, come detto, l’inaffidabilità nell’indicare lo stato effettivo di alcune strade e l’assenza dell’indice delle località.

Pilio - Volos

1:135.000
ed. Techni Editions, € 2,50

 

Comprata sul posto, è una cartina dalla grafica non particolarmente attraente, ma più che sufficiente per trovare tutto ciò che si cerca e più chiara di altri modelli disponibili, anche di prezzo molto maggiore.

“Grecia”

1:300.000
ed. Studio F.M.B. Bologna, € 8,00

 

Grande dettaglio e buona chiarezza della grafica. Presenta anche le indicazioni turistiche sulle strade panoramiche e le località turistiche e naturali di maggior interesse. L’unica pecca, manca l’indice delle località, oltre a non riportare l’anno di aggiornamento della carta. Spero anche sia precisa, noto difetto delle cartine dello Studio F.M.B., ma questo potrò verificarlo solo sul campo.
[dopo il viaggio l’ho “declassata” visto che per l’ennesima volta le cartine F.M.B. si sono rivelate poco precise nell’indicare le tipologie delle strade (più o meno grandi) e le strade costruite o ancora in cantiere.]

“Cartine del GNTO ”

Varie scale
ed. Greek National Tourism Organisation

 

Bellissime cartine scaricabili dal sito web del Greek National Tourism Organisation. La scala spesso è molto dettagliata, ma i difetti sono immaginabili: difficili da stampare, cartografia un po’ datata. Per ilresto sono perfette per farsi una idea ben precisa del territorio e delle strade.

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 Filmografia

“Zorba il Greco”

di Michael Cacoyannis, prod. USA, 1964

 

In questo film c’è tutto: l’amicizia, l’amore, la morte, l’avventura, l’ironia, la follia, la musica, il ballo, la tradizione. In una Creta antica viene descritta una società ancestrale, dove l’onore è ancora in cima ai valori e la morte è un inconveniente come tanti, forse nemmeno il più grave.
L’amicizia tra il “fottuto capitalista” (come Zorba definisce il giovane venuto dal Nuovo Mondo - qualunque esso sia, fuori da una Grecia che sembra vivere lontana da tutto e tutti) che ovviamente capitalista non è, ed il tuttofare Zorba, che tra una risata contagiosa ed una scappatella dispensa pillole di saggezza con una soavità ed una leggerezza invidiabili; dicevo, questa amicizia destinata a diventare profonda, tanto da far ammettere a Zorba di “non aver mai amato nessuno come te”, li trascina in un’avventura apparentemente disastrosa, ma che invece arricchisce entrambi, interiormente.
La scena finale del ballo sulla spiaggia vale l’intero film e le musiche di Theodorakis, che con questo film viene conosciuto in tutto il mondo, si incastrano alla perfezione nelle immagini, creando un affresco completo e vivido da assaporare lentamente.
Da certi punti di vista può essere visto come una versione meno tragica e nichilista de “Il sorpasso” (peraltro coevo, essendo del 1962), dove un non più giovane signore, ma ancora pieno di energia, che avverte forte lo scorrere del tempo, insegna ad un giovane bloccato e timido a vivere gustando tutto, voracemente, “chè senza un po’ di follia non riuscirai mai a spezzare la corda, per essere libero!”
Di Grecia c’è abbastanza anche se probabilmente quel che c’è è scomparso in buona parte (lo spero, almeno per quanto riguarda gli omicidi d’onore, la spogliazione del cadavere della madame francaise ed altri aspetti particolarmente forti) ed assieme a tutto il resto lo rende un classico, da vedere assolutamente.

“Lo sguardo di Ulisse

di Théo Angelopulos, prod. Grecia, Francia, Germania, Italia, 1995

 

Il regista A. parte alla ricerca di tre bobine girate all’inizio del ’900, ma mai sviluppate forse a causa di una persecuzione politica, da due fratelli registi dell’epoca. Come ammette lo stesso protagonista, anche se non in maniera esplicita, in realtà la ricerca si tratta di un pretesto per ritrovare le proprie radici. A. parte dalla Grecia ed attraversa l’Albania, la Macedonia, la Romania, la Bulgaria, la Serbia ed approda poi, nel vero senso della parola, a Sarajevo in un lungo viaggio (“la prima creazione di Dio” per usare le parole di un amico del protagonista) attraverso lo spazio e soprattutto il tempo.
Il suo è un viaggiare lento che diventa particolarmente simbolico quando si ritrova a bordo di una chiatta che trasporta un Lenin ormai destituito e destinato a dei collezionisti tedeschi. L’immane statua attraversa i Balcani e tocca tutti gli Stati locali dell’ex blocco socialista come in un lungo, lento addio.
La parte conclusiva nella martoriata città di Sarajevo è straziante: la vita quotidiana passata a correre chini per evitare le pallottole dei cecchini, a caccia di acqua e cibo, aspettando la nebbia. I giorni di nebbia sono di festa, a Sarajevo. I cecchini sono neutralizzati ed il paradosso va in scena: la nebbia, che normalmente nasconde ed ovatta il mondo, rendendolo etereo e quasi irreale, nel mondo capovolto di Sarajevo, dove la normalità è finita sottoterra e l’inferno è salito in superficie, la nebbia, quindi, non nasconde ma scopre la vita, pronta a esplodere ovunque. Purtroppo, però, anche in quei momenti la follia umana è in agguato.
In tutto questo, A. ritrova le bobine che l’anziano curatore della cineteca di Sarajevo riesce a sviluppare dopo anni di tentativi, poco prima di venire fucilato lungo il fiume con tutta la famiglia, durante una passeggiata.
Il film più che Grecia o Albania riguarda i Balcani, sottolinea i confini ma al tempo stesso li fa scomparire nell’omogeneità dei popoli, separati solo da follie ideologiche senza tempo.
Consigliato a chi vuol capire da dove provengono certe separazioni ancora esistenti e da dove è scaturito l’attuale assetto dei Balcani e di quella parte di Europa Orientale.

“Il mio grosso grasso matrimonio greco”

di Joel Zwick, prod. USA, 2002

 

Film brillante dove viene descritta una famiglia greca assurta a modello del loro carattere ed identità. Caricaturale ed a tratti esagerato, mi verrebbe da dire “come molti film statunitensi”, lascia in ogni modo intravedere le peculiarità di questo popolo, molto attaccato e fiero delle proprie tradizioni, in particolare all’idea di “famiglia” come centro della comunità e della vita di ciascuno.
Carino, per una serata spensierata!

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