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 Il mito di Cagliostro

~ San Leo - Marche ~

Il Montefeltro è quella splendida regione storica situata tra le Marche e la Romagna, e comprende anche il territorio della Repubblica di San Marino. La parte più a nord di questa zona cambia aspetto e, da verde e rigogliosa, diventa brulla e rocciosa. In questo panorama, quasi al confine con la Romagna, ma ancora nelle Marche, sorge San Leo, sede della famosa rocca. L’abitato è costruito in cima a uno sperone di roccia, e la sua caratteristica sagoma si riconosce da lontano, segnando il paesaggio in modo inconfondibile. La rocca è stata resa celebre per uno dei suoi reclusi, il famoso e misterioso Alessandro Balsamo, meglio noto col nome di Conte di Cagliostro.

Il Conte di Cagliostro era un avventuriero nato a Palermo nel 1743. Orfano di padre, entrò come novizio in un convento, ma ne uscì ben presto per dedicarsi allo studio della medicina, dell’ipnotismo e dell’alchimia. Durante la sua permanenza a Roma, conobbe Lorenza, futura moglie e complice. Insieme viaggiarono per tutta Europa, vivendo di espedienti e di mistificazioni. A Londra si affiliarono alla massoneria, fondando una setta di “rito egiziano”. Ben presto, grazie ai suoi indubbi poteri ipnotici, raggiunse come guaritore e mago, una celebrità che lo accompagnò in tutte le capitali, e il fascino personale, i miracolosi rimedi (fra cui l’”elisir di lunga vita”) e il lusso di cui si circondava gli valsero il successo e l’amicizia di nobili e sovrani. All’apice della fama, a Parigi, venne implicato in un complotto, ed ebbe inizio il declino. Fu incarcerato nella Bastiglia, venne riconosciuto innocente, ma fu bandito dalla Francia. Tre anni dopo, a Roma, fu arrestato e processato per aver cercato di introdurre nella città la sua loggia massonica. Condannato a morte, ebbe la pena commutata in carcere a vita, e fu rinchiuso nella fortezza di San Leo nel 1791. Vi arrivò a bordo di una speciale carrozza chiusa, e tentò numerose volte di evadere; arrivava persino a fingersi morto grazie alla auto-ipnosi. Morì dopo quattro anni, anche in seguito a maltrattamenti che gli fecero perdere la ragione, e pare che il corpo non venne mai ritrovato nella sua cella. La sua romanzesca e quasi leggendaria figura ispirò numerosi scrittori.

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